Venezia, campanello d’allarme a centrocampo: mancano regia e gioco
CENTROCAMPO VENEZIA – Con 4 punti in 4 giornate, il nuovo Venezia di Javorcic è annoverabile tra le delusioni di questo primissimo scorcio di campionato. Un bottino non ricchissimo abbinato ad un gioco non esaltante che chiama il tecnico ex Sudtirol a dover trovare soluzioni. Come evidenziato da Il Gazzettino edizione Venezia, il rebus è […]
CENTROCAMPO VENEZIA – Con 4 punti in 4 giornate, il nuovo Venezia di Javorcic è annoverabile tra le delusioni di questo primissimo scorcio di campionato. Un bottino non ricchissimo abbinato ad un gioco non esaltante che chiama il tecnico ex Sudtirol a dover trovare soluzioni.
Come evidenziato da Il Gazzettino edizione Venezia, il rebus è il centrocampo. Con l’esclusione di Antonio Vacca, infatti, i lagunari faticano a trovare un elemento a cui consegnare le chiavi della regia. Fiordilino, tornato in quel ruolo due anni dopo l’inversione che Zanetti fece proprio con Vacca, non ha garantito i giusti tempi ed il Venezia, complice una squadra poco legata, non ha prodotto gioco. Le alternative, a livello numerico, ci sarebbero. Da Busio, talento ad oggi inespresso, sino al danese Andersen che, però, si è visto solo per 30 minuti contro il Genoa.