Bari, la rinascita di Ceter: “Voglio dimostrare perchè Polito ha creduto in me”
La rinascita di Ceter dopo l'infortunio
Una risorsa importante su cui poter contare per mister Mignani, che da qualche partita a questa parte è tornato a fare la conoscenza con Ceter, una pedina importante in questo scorcio finale di stagione per il Bari che punta ai piani altissimi. Ospite negli studi di TeleBari, l’ex giocatore del Cagliari si è raccontato, parlando anche dell’importanza per lui di rientrare a disposizione dopo l’infortunio.
Ecco le parole di Ceter riportate da tuttobari.com:
“E’ una cosa importantissima essere rientrato: come tutti i giocatori voglio giocare di più, ma per me ora conta stare bene. All’inizio non c’ero, ora voglio fare il finale, che è la parte più bella. Polito? E’ un orgoglio vedere che ci tiene a me. E’ una sfida personale assieme a lui: voglio far vedere perché ha creduto in me. Quale momento migliore quello attuale per far vedere il vero Ceter? Gli infortuni muscolari sono frequenti nei calciatori che scattano. Succede anche ad Osimhen e Lukaku. Serve fare tanto lavoro preventivo: ho fatto delle visite per programmare un percorso di lavoro. Metterò tutto insieme per finire questo campionato nel migliore dei modi. L’alimentazione è molto importante, anche se a volte qualche sfizio va tolto come la focaccia. Se i denti incidono? Ne ho tolti quattro del giudizio, sto provando di tutto. Il ruolo? Mi piace molto stare da solo, preferisco giocare ad una punta. Ma se c’è un calciatore come Antenucci che può giocare più dietro, va benissimo lo stesso. Cheddira? Non è che si faccia fatica nemmeno con lui, è molto mobile. Morachioli? Sta facendo cose straordinarie. Il Deportivo Cali è la mia squadra preferita in Colombia. La lingua italiana? La parlo bene perché mia moglie mi rompe le scatole, è italiana. Voglio dedicare un gol a mio figlio, esulterò col dito in bocca“.