Cittadella, Kastrati: “La convocazione in nazionale è un onore per me, crediamo ancora ai playoff”
CITTADELLA KASTRATI PLAYOFF – Elhan Kastrati, estremo difensore albanese del Cittadella, può festeggiare la prima convocazione nella nazionale maggiore del suo paese, allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano Edy Reja. Il portiere classe 1997 è stato raggiunto telefonicamente dalla stampa locale, per raccogliere le sue dichiarazioni a caldo: Si aspettava questa chiamata? “Più […]
CITTADELLA KASTRATI PLAYOFF – Elhan Kastrati, estremo difensore albanese del Cittadella, può festeggiare la prima convocazione nella nazionale maggiore del suo paese, allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano Edy Reja. Il portiere classe 1997 è stato raggiunto telefonicamente dalla stampa locale, per raccogliere le sue dichiarazioni a caldo:
Si aspettava questa chiamata? “Più che altro ci speravo. Sono felice, è un onore per me. In nazionale ho fatto tutta la trafila delle giovanili dall’Under 16 all’Under 21. Una volta nel 2018 sono stato convocato all’ultimo momento in emergenza, anche nella squadra maggiore, in seguito all’infortunio di un altro portiere. Ma questa è la prima convocazione ufficiale.”
Vi attendono due amichevoli: “Ci alleneremo fino a venerdì, poi sabato avremo la prima amichevole con la Spagna, a cui seguirà quella con la Georgia in Albania. Ritroverò alcuni vecchi compagni che erano con me nelle giovanili. Berisha e Strakosha li conosco poco, anche se in occasione della prima convocazione mi è capitato di allenarmi con loro.”
Se Reja l’ha chiamata, è merito di una stagione positiva tra i pali granata: per 11 volte è riuscito a mantenere la porta inviolata: “Si, ma per quanto riguarda il campionato non posso essere del tutto contento: siamo chiamati a un finale di stagione importante e dobbiamo lavorare al massimo per rientrare in zona playoff.”
Sulla sconfitta col Pisa: “Non è stata una bella partita e loro sono stati bravi a sfruttare l’occasione che hanno avuto, ma lo sappiamo: in Serie B le partite si decidono sugli episodi. La stagione è ancora lunga e possiamo dire la nostra. Avremmo dovuto creare qualcosa in più, abbiamo avuto diversi problemi ultimamente dagli infortuni in attacco al virus che ci ha tolto mezza squadra in una fase di stagione in cui si giocava spesso. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, a partire da me.”
Ai playoff ci credete ancora? “Si, possiamo arrivarci. Anche perché abbiamo ancora davanti gli scontri diretti con Ascoli e Perufia, che sono le nostre rivali più vicine. Chiaro che bisogna vincere.”