Cittadella, Vita: “Ad Alessandria ci siamo presi i due punti persi con il Como. Sull’Ascoli…”
CITTADELLA VITA ALESSANDRIA PUNTI – Alessio Vita, centrocampista del Cittadella, ha parlato alla stampa locale. Il classe 1993 è una delle rivelazioni del Citta, avendo collezionato 3 gol e 1 assist in questo inizio di stagione. Ecco le sue dichiarazioni: «Speriamo di continuare a segnare» Sulla sua vena realizzativa: «Avevo un peso addosso che mi […]
CITTADELLA VITA ALESSANDRIA PUNTI – Alessio Vita, centrocampista del Cittadella, ha parlato alla stampa locale. Il classe 1993 è una delle rivelazioni del Citta, avendo collezionato 3 gol e 1 assist in questo inizio di stagione. Ecco le sue dichiarazioni:
«Speriamo di continuare a segnare»
Sulla sua vena realizzativa: «Avevo un peso addosso che mi trascinavo dall’anno scorso. Non riuscivo a segnare un po’ per sfortuna un po’ per demerito mio. A Reggio Calabria mi sono sbloccato con un gol facile e da lì ho preso consapevolezza e fiducia. Era un’emozione che mi mancava, quella della rete. Posso assicurarvi che da giocatore vorresti sempre riprovare le sensazioni che ti lascia e io, adesso, prima di ogni partita penso a ritrovare quelle emozioni».
Anche questo è arrivato col sinistro, non il suo piede: dobbiamo definirla ambidestro? «In questo campionato ho segnato sempre col mancino. In allenamento ci scherziamo e pure ad Alessandria dopo il gol mi è corso incontro Pierobon dicendomi: ma allora è vero che è il tuo piede! Però non esageriamo, ambidestro è decisamente troppo».
Dediche? «A mia figlia Sofia e alla mia compagna Giulia. Ma anche a tutta la squadra, perché dopo la partita col Como c’era tanta rabbia, per aver visto sfumare la vittoria in pieno recupero dopo 75 minuti di dominio. La vittoria ci serviva per scrollarci di dosso quella delusione».
A essere sinceri avete pareggiato e perso partite giocate molto meglio di quella al Moccagatta… «È vero. Ma sapevamo che avremmo trovato un’avversaria forte, perché di squadre materasso non ce n’è neanche una in questo campionato. E poi eravamo in condizioni difficili, con zero gradi e il campo ghiacciato, non era semplice giocare bene. Noi però già in spogliatoio ci eravamo detti che, magari in maniera sporca, dovevamo portarla a casa.
Sappiamo di non essere stati brillantissimi, anche se di occasioni per chiuderla ne abbiamo avute. Tenete presente che c’è anche l’avversario, non sempre possiamo dominare.
Siamo stati bravi a soffrire e a lottare su ogni pallone, riprendendoci i due punti che avevamo lasciato con il Como».
La classifica è quella che meritate o siete in credito? «Io credo che uno o due punti in più li meriteremmo, abbiamo buttato tante partite. Gare in cui eravamo in vantaggio e in cui ci siamo fatti rimontare o che abbiamo perso a causa di errori nostri più che per merito dell’avversario. Ma è proprio questo aspetto a doverci far capire che, se siamo noi stessi, siamo forti. Nessuno ci ha mai messo sotto».
Dovete ancora cominciare a studiare l’Ascoli, il vostro prossimo avversario, ma lo si conosce bene. Chi c’è da temere in vista dello scontro diretto di sabato? «È una squadra sia fisica che tecnica. Conta su una rosa ampia e su tanti elementi forti, soprattutto da metà campo in su, come Dionisi, Sabiri, Saric e Maistro. Sarà una bella partita».