Brescia, Clotet: “Vedo la mentalità offensiva che mi piace. Bisoli ha capito la panchina col Pisa”
CLOTET BRESCIA – Alla vigilia della sfida casalinga contro il Sudtirol, la prima del campionato di Serie B, l’allenatore del Brescia Pep Clotet ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni, riprese da Bresciaingol.com: “Siamo al punto in cui avremmo voluto essere. Lo staff ha fatto un lavoro spettacolare, soprattutto per la prevenzione degli infortuni e nel recupero fisico di […]
CLOTET BRESCIA – Alla vigilia della sfida casalinga contro il Sudtirol, la prima del campionato di Serie B, l’allenatore del Brescia Pep Clotet ha parlato in conferenza stampa.
Queste le sue dichiarazioni, riprese da Bresciaingol.com:
“Siamo al punto in cui avremmo voluto essere. Lo staff ha fatto un lavoro spettacolare, soprattutto per la prevenzione degli infortuni e nel recupero fisico di tutti i calciatori. La squadra si è messa a disposizione per capire il calcio che possiamo fare. Dopo la partita di Pisa, primo test stagionale di una coppa che a noi piace tanto, penso che la squadra abbia voglia di iniziare, con una motivazione alta. Vedo tutti con una grande maturità, che riflette il lavoro fatto. Non siamo al massimo livello, ma al punto in cui avremmo voluto essere all’inizio.
A tutti piace fare un calcio semplice, offensivo. Vedo quella mentalità offensiva che a me piace, sempre con rispetto dell’avversario. Abbiamo voglia di recuperare la palla, senza paura. Non mi piace infatti il calcio di paura, che rinuncia ad attaccare pur di non lasciare buchi in difesa. Dobbiamo fare il gioco di squadra che piace a noi. Bisogna giocare con rischio. Pisa era una gara per capire se potevamo iniziare una gara andando a fare risultato. Volevo vedere Bertagnoli in quella posizione, volevo conoscerlo e capire le sue caratteristiche. Ho parlato con Bisoli, lui ha capito.”
Il mister fa il punto sulla difesa del Brescia
“Non ho mai fatto una partita ufficiale con il pubblico del Rigamonti. Alla gente chiedo di aiutarci, la squadra è giovane, con tanto entusiasmo per fare bene, ma ha bisogno di sostegno. Vogliamo mettere l’avversario in difficoltà, perché pensiamo che lottare per la maglia è ciò che possiamo fare per ringraziare i tifosi. Mi piacerebbe che i tifosi lottassero con noi, soprattutto nei momenti difficili, come l’inizio di partita a Pisa. Lottare tutti insieme, per andare a vincere. Se la squadra sente il sostegno dei tifosi, può crescere ancora di più.
Huard è a completa disposizione. Sul Sudtirol ho guardato alcune partite l’anno scorso e quelle che ha disputato quest’anno. L’anno scorso ha fatto un campionato spettacolare, ma quest’anno la serie B sarà complicata. Vedo punti forti in tutte le squadre, ieri ad esempio il Bari ha fatto una grande partita contro il Parma, una delle squadre candidate a vincere il campionato. Si deve giocare con molto rispetto, senza paura di fare il nostro calcio, ma ho capito che una squadra come il Sudtirol, che l’anno scorso ha fatto un grande campionato, subendo pochissimi gol, può ripetersi. Bisogna avere rispetto di una squadra così, domani sarà una partita difficilissima. La Serie B è molto competitiva.
Mangraviti è un centrale che può aiutare a sinistra. Mi piace quando un giocatore può fare più ruoli ed aiutare la squadra. Nella mia testa il suo ruolo primario è difensore centrale. Ho preso una squadra che mi piace allenare, mi piace passare il tempo con questi ragazzi. Il calciatore mi deve ripagare con il suo sforzo, io sono molto grato di questo. Tutti insieme possiamo arrivare più lontano, anche insieme ai nostri tifosi, più che ciascuno con la propria forza di volontà. Il momento di difficoltà forgia la squadra. A Pisa siamo andati in difficoltà, ma abbiamo reagito. In ogni allenamento mi piace molto alzare l’asticella, per capire se la squadra la possa oltrepassare, e ogni volta la squadra la passa. Sono a disposizione di tutti i calciatori della rosa, come guida, credo tanto in loro. Se perderemo una partita non sarà per mancanza di voglia. Aiuterò la squadra e la società.”
Clotet critico sulla direzione del calcio
“Se ho guardato Parma-Bari? Sì, ho visto una partita molto aperta. Probabilmente il pareggio avrà fatto più felice il Bari che il Parma. L’anno scorso i pugliesi sono stati molto forti in trasferta. Ci sono tante squadre fortissime, noi ce la giocheremo con tutti con la nostra rosa. Ndoj lo vedo nella posizione in cui sta giocando, mezz’ala di centrocampo. A me non piace portare ventitré giocatori, per regolamento possiamo fare cinque cambi e a me sembrano troppi.
Il calcio secondo me per la situazione Covid ha preso una strada, ma alla lunga sarà una strada sbagliata: oggi i cambi sono cinque, poi magari diventeranno sette e le rose ridotte diventeranno di trenta giocatori, con lo stesso numero di partite. A me piace il calcio di strada, che si vedeva prima: pochi giocatori, un gruppo unito. Mi piace una rosa corta, in cui tutti si sentano a disposizione mentalmente. Quando vai con troppi giocatori, c’è il rischio che alcuni vadano in tribuna e ciò non mi piace.
Sono rimasto colpito dall’accoglienza tornando da Monza. Io ho visto subito un coinvolgimento con i tifosi che ha fatto la squadra grande. La squadra sentiva la passione dei tifosi, pur non essendo questi ultimi presenti negli stadi. Mi viene da chiedere scusa per la sconfitta di Cittadella, perché chi ci ha sostenuto avrebbe meritato quella vittoria. La squadra dava tutto, rispettava la maglia. Spero che i tifosi ci aiuteranno anche quest’anno, la rosa è giovane ma con una capacità calcistica che porterà benefici a tutti.”