Brescia, Clotet: “Non mi aspetto altre grandi novità dal mercato. Olzer? Potrebbe essere arrivato il suo momento”
CLOTET BRESCIA COMO – Clotet, tecnico del Brescia, ha parlato in conferenza stampa in vista del derby contro il Como. Ecco le sue parole, riportate da bresciaingol.it: Mister, come stanno i nuovi arrivati? “Pace è un calciatore che ha iniziato oggi ad allenarsi con noi, aveva fatto qualcosa con il Campobasso nei giorni scorsi, ha […]
CLOTET BRESCIA COMO – Clotet, tecnico del Brescia, ha parlato in conferenza stampa in vista del derby contro il Como. Ecco le sue parole, riportate da bresciaingol.it:
Mister, come stanno i nuovi arrivati?
“Pace è un calciatore che ha iniziato oggi ad allenarsi con noi, aveva fatto qualcosa con il Campobasso nei giorni scorsi, ha ancora bisogno di mettersi al meglio anche se non è lontano, oggi l’ho visto comunque bene. Jallow si è allenato ieri ed oggi, ha giocato lunedì scorso la sua ultima partita con l’Ifk Goteborg, in un campionato che è in piena svolgimento, è sicuramente un passo avanti rispetto a Pace, Jallow ha un livello fisico ottimo, stava giocando in una lega intensa. Viviani in questi due mesi ha sempre lavorato con la Spal e aveva giocato anche n ella prima di campionato, si è già adattato alla squadra e può aiutarci già a Como anche più di Jallow. Infine Benali: a Crotone si allenava in differenziato, ha solo bisogno di fare un po’ più di lavoro con la palla, non l’ho visto male, ha esperienza e questo lo aiuterà ad entrare in forma preso. Valuterò meglio domani e lunedi lui e gli altri. E’ possibile, però, che qualcuno di questi giocatori sia con noi a Como”.
Come valuta dal punto di vista tecnico-tattico questi quattro nuovi acquisti? Considera il mercato del Brescia finito sia in entrata che in uscita?
“Il mercato è finito solo quando chiude. Solo allora sapremo chi siamo davvero in questa stagione. Non mi aspetto altre grandi novità, ma con il mercato aperto non si sa mai. La mia testa è concentrata solo su chi c’è. I quattro acquisti ci aiutano ad avere più alternative. Tutti gli allenatori vorrebbero i giocatori già prima del ritiro, anche perchè poi i miracoli nessuno può farli. A un giocatore nuove serve un periodo per conoscere il compagno, oggi ho già visto una sinergia e uno sforzo per aiutarsi e conoscersi uno con l’altro. Ora cerchiamo di accorciare i tempi, ma non possiamo pensare di avere già lunedi un impatto importante dei nuovi, non sarebbe realista”.
Come stanno Huard e Van de Looi?
“Chi viene convocato vuol dire che è disponibile. Van de Looi ha preso una contusione al muscolo dello psoas (vicino all’anca, ndr) a Frosinone, bisogna aspettare che questo edema vada via, è ancora infiammato. Lo staff medico farà un nuovo controllo lunedì. Non dovrebbe essere nulla di grave, ma servono approfondimenti. Non lo forzeremo. Huard è un caso simile. Ha fatto lavoro differenziato, inizierà la prossima settimana per capire se e come sarà a disposizione con il Perugia”.
E’ stata una settimana difficile da gestire dovendo anche analizzare una sconfitta pesante come quella di Frosinone e viste le voci di mercato su Moreo?
“La partita di domenica è stata analizzata bene con la squadra. Non è stata frutto solo di una sola cosa, è figlia di tanti fattori. In questi giorni ho visto un gruppo che sa che deve fare meglio. Una sconfitta di campionato non è una sconfitta in Coppa, si può ancora rimediare. Ho visto in settimana i giocatori lavorare in serenità. Nel calcio una sconfitta ci sta: non bisogna fare casino quando si perde una gara e non ha senso festeggiare quando ne vinci una. L’importante è crescere gradualmente poi a fine stagione si vede e si valuta cosa è stato raccolto. Dopo una sconfitta ci si deve alzare e andare avanti. La natura umana tende a fare diventare le cose più grandi di quanto non siano, ma la mentalità giusta è quella di ragionare partita dopo partita. Quanto a Moreo l’ho visto concentrato, in crescita rispetto alla settimana scorsa, non lo vedo con la testa da altre parti. Chi indossa la maglia del Brescia deve pensare solo al Brescia, lottando sempre. A me la società ha detto che non si prevedono uscite. Oggi è così, vediamo cosa sarà a fine mercato”.
Stai dimostrando di tenere in considerazione tutti vedi Papetti che non giocava da tanto tempo, punterà ancora su di lui nonostante abbia subito parecchie critiche per la prestazione di Frosinone?
“Io non leggo quello che scrive la stampa e non parlo con nessuno al di fuori del mio staff. Per me Papetti è sempre stato un calciatore importante, mi piace lavorare con i giovani di qualità. Era così anche quando ero in Spagna e in Inghilterra. L’errore che gli si può attribuire sulla partita di lunedì è relativo perchè tutta la difesa l’ha lasciato solo su Moro. Da lì in poi l’ho visto molto concentrato. Se l’ho tolto prima della fine è perchè non ha ancora lo stato fisico per farlo e inoltre era stato ammonito. Lo vedo più professionale e concentrato rispetto a quando lo conobbi la prima volta. Non mi piace cambiare un giocatore se fa un errore, altrimenti avrei bisogno di 50 calciatori perchè errori ne facciamo tutti. Non sono uno da rivoluzione per una partita sbagliata”.
Le marcature preventive sono importanti nel tuo gioco? A Frosinone non trovi ci siano stati troppi uno contro uno in fase difensiva, anche se hai già chiarito che il tuo è un calcio di rischio?
“Le usiamo, ma non mettendo un giocatore in più bensì creando le preventive in parità numerica. Adorni è in giusta preventiva su Caso in occasione del secondo gol del Frosinone: è stato battuto con una giocata di qualità, Adorni lo poteva fermare con un fallo, ma è anche vero che non andava persa la palla nella metà campo avversaria. La preventiva di Adorni comunque c’era”.
Dalle riflessioni dopo Frosinone può cambiare qualcosa a livello tattico?
“No”.
Non credi sia arrivato il momento di Olzer?
“Non l’ho accantonato e lui lo sa. Potrebbe essere arrivato il suo momento. Non sono io che metto un calciatore in campo, ma è lui che si mette facendomi vedere che merita”.