Lecce, Coda: “Questa squadra mi mette in condizione di esaltarmi. Niente distrazioni, sarà una lunga volata verso la Serie A”
CODA LECCE – Massimo Coda, bomber del Lecce, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento personale e della squadra, ma non solo. Ecco le sue parole, raccolte da calciolecce.it: «Diciotto gol? Ho una squadra che mi mette in condizione di esaltarmi. A Venezia abbiamo piazzato un altro colpo importante. Ma non dobbiamo distrarci, sarà […]
CODA LECCE – Massimo Coda, bomber del Lecce, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento personale e della squadra, ma non solo. Ecco le sue parole, raccolte da calciolecce.it:
«Diciotto gol? Ho una squadra che mi mette in condizione di esaltarmi. A Venezia abbiamo piazzato un altro colpo importante. Ma non dobbiamo distrarci, sarà una lunga volata verso la Serie A. Siamo cresciuti, abbiamo più consapevolezza nei nostri mezzi. Tante volte ci siamo dati la zappa sui piedi, pagando a caro prezzo in diversi incontri. Stiamo diventando un gruppo sempre più compatto. E io sono più maturo. Lecce squadra più forte con cui hai giocato? No. Su tutte, metto ancora il Benevento che fu promosso in Serie A. Squadra più spettacolare? L’Empoli. Ero squalificato e quindi ho seguito dalla tribuna del Via del Mare la partita con la squadra di Dionisi: vista dall’alto, mi ha impressionato. Anche il Venezia si esprime a certi livelli. Questo Lecce, però, non ha più limiti… Complimenti più belli? Due, in particolare. Il direttore Corvino mi presentò alla stampa dicendo che poteva sbagliare la moglie ma non il centravanti. E il presidente Sticchi Damiani mi ha definito l’Higuain della Serie B. Poi, per strada, i tifosi mi trasmettono la passione e l’entusiasmo. Superata questa grave emergenza, speriamo di ritrovarci tutti allo stadio. Primo tifoso in famiglia? Gilda, la mia compagna, è da sempre al mio fianco. Quando ci siamo fidanzati, io avevo 17 anni e lei 14: vive, di riflesso, le mie gioie e le mie ansie. I figli sono ancora piccoli. Martina ha 2 anni, Saverio 4 e il pallone quasi lo evita. E’ imbattibile alla playstation, ma niente calcio: spara e basta. Appena la situazione lo consentirà e arriverà il bel tempo, però, lo metto in campo; chissà, in mezzo ad altri bambini, comincia a interessarsi. Scherzi a parte, mi interessa solo che si diverta, all’aria aperta. Record a 22 gol? Sono sulla buona strada. Così Corvino non resterà deluso. Mi disse che da me si aspettava tra 20 e 25 reti».