Como, l’ex allenatore Banchini: “Esperienza importante della mia carriera. Una storia bella il cui epilogo non può cancellare quello che è stato”
COMO BANCHINI STORIA BELLA – Marco Banchini, allenatore ex Como fresco di firma per la Vis Pesaro, è tornato a parlare dopo l’esonero dello scorso dicembre. Queste le parole pronunciate ai microfoni de “La Provincia” e riportate dalla provinciadicomo.it: Ha assistito alla cavalcata del Como dal divano di casa sua, quali sono le sue sensazioni? […]
COMO BANCHINI STORIA BELLA – Marco Banchini, allenatore ex Como fresco di firma per la Vis Pesaro, è tornato a parlare dopo l’esonero dello scorso dicembre. Queste le parole pronunciate ai microfoni de “La Provincia” e riportate dalla provinciadicomo.it:
Ha assistito alla cavalcata del Como dal divano di casa sua, quali sono le sue sensazioni? “Necessarie delle premesse: Considero quella di Como come una parte importante della mia carriera. Una storia bella il cui epilogo non può cancellare quello che è stato prima. Ringrazio ancora la società tutta, i giocatori, gli addetti ai lavori e i tifosi, alcuni dei quali mi hanno scritto dopo la promozione“. Ha qualche rimpianto? “La mente torna spesso al post Monza dello scorso campionato quando, non solo i tifosi, ma anche la società era d’accordo sul fatto che mancasse poco per sbocciare definitivamente. La squadra girava bene, c’era entusiasmo poi qualcosa si è inceppato con lo stop per il Covid, e quella sconfitta con l’Olbia in casa di cui si è parlato anche troppo”.
E quest’anno invece? “Credo di aver avuto un ruolo determinante nell’impostazione del lavoro, impostazione che la squadra ha saputo seguire, e di questo sono contento. Infine l’esonero dopo 4 partite senza sconfitte, e una partita con l’Olbia in cui è successo di tutto, tra espulsioni autogol eccetera. Ma non voglio recriminare. La partita più bella di questa stagione? “Contro la Juve Under 23. Una bella reazione“.
Gattuso ha detto che lei non l’ha chiamata per fargli i complimenti. “Però l’ho chiamato quando è stato poco bene, e credo che sia più importante“. Ludi dice che la squadra con lei sembrava bloccata, è d’accordo? “Se ha detto così, vuol dire che lo penserà. Gli attestati di stima che ho ricevuto, dicono che non andavamo malaccio. Comunque sono contento per il Como, è stato casa mia. E poi la storia è stata lunga e il ricordo della promozione in C è anch’esso importante. In due anni e mezzo ho passato praticamente tre presidenti diversi: Felleca, Gandler e Wise. Non capita sempre” – ha aggiunto l’ex allenatore.
A chi ha pensato il giorno della promozione? “Ai quattro veterani: Bovolon, Gabrielloni, De Nuzzo e Cicconi. Per loro una grande avventura. Ma bravi tutti.“
Come risponde a chi la definisce antipatico e troppo monotematico nelle interviste? “Dico semplicemente che mi piace parlare di tattica e di tecnica, parlare di altre cose mi sembra di prendere in giro la gente. Certo avrei forse dovuto sorridere di più. Il calcio è anche impatto mediatico. Dalla vita si impara“.