Como, Ciciretti: “Contentissimo per il goal contro il Perugia. Mi piacerebbe restare”
CICIRETTI COMO – Amato Ciciretti è stato il protagonista dell’ultima gara contro il Perugia, sboccata proprio grazie ad un suo destro. Il numero 17 del Como ha parlato a laprovinciadicomo.it della sua stagione in maglia biancoblù. Ecco le sue parole: “Contentissimo per il goal tra l’altro con il piede sbagliato. Tra i miei goal più […]
CICIRETTI COMO – Amato Ciciretti è stato il protagonista dell’ultima gara contro il Perugia, sboccata proprio grazie ad un suo destro. Il numero 17 del Como ha parlato a laprovinciadicomo.it della sua stagione in maglia biancoblù. Ecco le sue parole: “Contentissimo per il goal tra l’altro con il piede sbagliato. Tra i miei goal più belli? Certamente, anche perché non è che io abbia segnato tanti gol belli. Anzi, ne ho proprio segnati pochi. Sono più uno che fa segnare, piuttosto che un finalizzatore. Ci metto un paio di gol segnati nel Benevento, me ne ricordo uno bello alla Sampdoria. Mi sento in forma. A Benevento c’è stato un problemino, si era irritata una cicatrice di un vecchio problema. E allora siamo andati cauti. La mia prestazione migliore con la maglia del Como? Direi di no. Anzi, salvo il gol e poco altro. La mia migliore prestazione è stata quella di Ascoli. Contro il Perugia ho giocato in una posizione migliore per me. Sono più vicino alla porta, spendo meno energie, posso essere più pericoloso. Però mica si può cambiare il modulo per me. Questa volta c’erano parecchie assenze e il mister ha fatto così. Ma io sono pronto a giocare anche da esterno. Rendo meglio nelle partite in cui stiamo a lungo nella metà campo avversaria, invece con la Spal è stata una partita in cui eravamo in difficoltà, avevamo poche energie. Como è una bella opportunità. Anzi, mi piacerebbe restare. Magari tre anni. Ho girato troppo a lungo nella mia carriera, aspetto di fermarmi un po’ in un posto per ambientarmi e dare il meglio. Qui sarebbe bello perché ho trovato un gruppo molto unito che non molla mai. Mi piace il calore dei tifosi. Da ragazzo andavo in curva, a Roma. Apprezzo la passione, se posso fare un gesto lo faccio. Il mio modello dopo Totti è Cassano senza dubbio. Ho 28 anni, e ho messo la testa a posto. Ho una famiglia e due bambini. Se ripetessi certi errori adesso sarei uno stupido. Adesso è il momento di ottimizzare. Se rimanessi a Como porterei la mia famiglia. Mi sembra un bel posto per viverci. Adesso per ragioni logistiche, la famiglia è a Roma. Salvezza? Beh, abbiamo fatto un passo avanti importante. Adesso dovrebbe succedere un disastro per tornare a rischiare. Possiamo dare un’occhiata più in alto. Oddio, ormai per i playoff è dura. Ma provarci non costa nulla. Le squadre ora ti studiano e sono più pronte. Ma abbiamo ancora cose da dire”.