19 Ottobre 2022

Como, Ludi: “Due sconfitte non condizioneranno il progetto del club. Gattuso? L’ho sentito bene”

Il direttore generale lariano a 360 gradi sul difficile momento della compagine lombarda

Carlalberto Ludi, direttore generale del Como, è intervenuto ai microfoni de La Provincia di Como facendo il punto della situazione in casa lariana in questo complicatissimo avvio di stagione dei lombardi:

“Non è un bel momento, ma c’è in tutti la determinazione assoluta per lavorare e tirarci fuori da questa situazione. Modena? E’ successa una cosa che non si deve più ripetere, un problema forse di approccio, di mentalità, di applicazione. La partita ci ha preso in contropiede. Ma queste cose si risolvono solo in una maniera: con il lavoro. Serve una reazione di squadra. Tutti devono lavorare per dare qualcosa in più singolarmente e mettere questo “qualcosa” in più a disposizione della squadra, del collettivo. Sembrano frasi fatte, ma è un metodo di lavoro che alla fine darà i suoi frutti.

La squadra ha preso un pugno nello stomaco. Sono tutti consapevoli di quello che è successo a Modena, nessuno pensi che la cosa sia passata così, come una sconfitta qualunque. Oggi sono stato al campo e ho trovato un gruppo più che mai convinto di mettersi al lavoro con ancora più energia di prima per raddrizzare la situazione”.

“4-3-1-2 di Longo? Per le questioni tecniche dovete chiedere a lui. Credo che abbia voluto dare continuità a questo percorso, credo che anche lui intraveda una strada in questo senso. Comunque quando si prendono quattro gol da calcio da fermo, parlare di moduli fa un po’ ridere“.

“Fabregas e Baselli non compatibili tatticamente? Io preferisco giocarmela con giocatori forti. Non ci vedo un problema. Dopodiché, come detto, per le scelte parlate con l’allenatore. Figuriamoci se mi metto a giudicare le scelte dell’allenatore.

“Fabregas è una persona che ci sta aiutando molto. Perfettamente inserito nello spogliatoio, di grande utilità per il gruppo. La fascia è un segno di riconoscimento. Sabato, non so se avete visto, quando è entrato Bellemo, gli ha ceduto la fascia. L’arbitro lo ha bloccato, perché non si poteva. Se Bellemo sarà titolare, sarà il nostro capitano”.

“Ripeto: io per qualsiasi traguardo si lotti, preferisco giocarmela con giocatori bravi. Anche questo è un luogo comune. Il C si deve lottare, in B si va veloce… A me sembra che in A si vada più veloci ancora che in B. Chajia? Forse non si è capito bene che infortunio ha avuto. Va gestito piano piano.

“Altro luogo comune. In questo momento il primo traguardo è toglierci da questa situazione, certo. In questo senso lottiamo per salvarci. Nessuno ha la puzza sotto il naso”.

“Gara col Benevento decisiva? Un altro luogo comune. Le partite sono tutte importanti, lo è quella con il Benevento, ma lo sarà anche quella successiva. Se vogliamo rialzarci, dobbiamo inanellare una serie positiva, non solo una partita.

I tifosi sono importanti per noi. Il fatto che ci abbiano seguito in tanti è una bella cosa. Quando abbiamo avuto modo di confrontarci, abbiamo trovato sempre molta disponibilità ad ascoltare, a capire. Questo è bello e importante. Se vogliamo uscire da questa situazione, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte, questo mi pare evidente“.

“Io credo che questa squadra abbia il potenziale per togliersi delle soddisfazioni, nella serie B più difficile che abbia mai visto. Credo ancora assolutamente che questa squadra possa decollare. Lo farà se si lavorerà di squadra, se tutti avranno in testa l’unica idea fissa di aiutare il compagno e dare qualcosa in più. Il gruppo che ho visto al lavoro oggi, sono sicuro che la pensa come me. Il gruppo è coeso e si aiuta, nessun problema di questo tipo”.

“Se i risultati possono condizionare il progetto? In nessuna maniera. Se si pensa che due sconfitte possano mettere a rischio il progetto profondo di questa società, non si è capito molto”

Wise ha sempre una lucidità pazzesca. Sta seguendo con logico coinvolgimento l’evolversi della situazione. Arriverà a vedere Como-Benevento”.

“Non voglio apparire presuntuoso, saccente o spocchioso, ma mi spiace dire che è un… altro luogo comune. Io sono diventato dg nella primavera del 2021. Siamo stati promossi in B e l’anno dopo ci siamo salvati. Dunque, le cose sono andate benino. Ogni stagione è diversa da un’altra, e adesso è normale che il 100% dei miei sforzi sia dedicato al campo. Ma trovo il tempo per portare avanti le altre situazioni, tra cui lo stadio. Consentitemi di dire, perché ci tengo, che sono orgoglioso di aver avuto un ruolo nel processo che ha portato il Como ad avere un nuovo centro sportivo, un passo storico per la società che rimarrà nel tempo, anche quando non ci sarò più io. Adesso però penso al campo. Bisogna , e parlo per me, morire sul campo, lavorare ogni momento per migliorare e pensare a come poter progredire, per migliorare le prestazioni”.

“Gattuso? L’ho sentito recentemente al telefono, l’ho sentito bene. Sono contento”