Palermo, Corini: “Dobbiamo alzare il livello e finire alla grande questo campionato. Cittadella squadra temibile”
Le parole del mister rosanero alla vigilia del match di Cittadella
Seconda trasferta consecutiva per il Palermo.
I rosanero sono reduci dal pareggio ottenuto sul campo del Pisa, risultato che ha un po’ lasciato l’amaro in bocca tra i siciliani dopo la grande prova messa in atto sul terreno dell’Arena Garibaldi.
Ma è già tempo di voltare pagina visto che domani pomeriggio, alle ore 14, Brunori e compagni affronteranno il Cittadella al “Tombolato“.
Come riporta mediagol.it, il tecnico rosanero Eugenio Corini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in terra veneta. Ecco le sue parole:
“Settimana di Brunori e calci di rigore? Con Matteo ho un rapporto che si è formato nel tempo, relazione giusta tra allenatore e giocatore. E’ un anno importante per lui, quest’anno ha dovuto alzare il livello. Sta facendo un grandissimo campionato. Il calcio di rigore va oltre la qualità tecnica, il ragazzo ha voluto parlarmi lunedì e mi ha detto che istintivamente si ripresenterebbe sul dischetto ma in questo momento vuole prendersi una pausa. Questa cosa è successa a me anche in Serie A dopo tre calci di rigore sbagliati. Matteo si prenderà una pausa per quanto riguarda i calci di rigore, proviamo ogni settimana le dinamiche della partita e per domani il primo rigorista sarà Di Mariano. Matteo deve continuare a fare quello che ha sempre fatto, il gol non è un’ossessione. Abbiamo lavorato su come andare a finalizzare sulle giocate di attacco-porta da cross laterali. Mi va di spendere una parola anche per Soleri: ha fatto una grande partita a Pisa, così come Tutino e Vido contro la Ternana. Sono contento di come gli attaccanti stiano lavorando per ritagliarsi uno spazio dal primo minuto o a gara in corso”.
Sul salto di qualità. “Salto di qualità? Io penso che ci siamo preparati bene. E’ mancata la virgola che non ci ha fatti volare come avremmo voluto. In questi quattro pareggi probabilmente almeno due punti in più potevamo portarli a casa. Siamo noi che dobbiamo prenderci quello spazio che non abbiamo preso in termini di punti. Dobbiamo continuare a lavorare sugli aspetti che ci hanno penalizzati. Cittadella e Modena due partite fondamentali. E’ un campionato che vive sull’equilibrio, anche le squadre un pò più attardate faranno punti importanti da qua alla fine. Dobbiamo far sì che le nostre ottime prestazioni diventino vittorie”.
Sulla gestione delle energie. “Vari livelli per andare a gestire la rosa. Il primo da un punto di vista di condizione psicologica e atletica del giocatore e di come lavora in settimana. Nel tempo abbiamo consolidato un certo tipo di standard negli allenamenti. Abbiamo fatto capire quanto sia importante spingere al massimo per mettersi a disposizione del gruppo. Cerco di capire quali sono i giocatori più adeguati per andare a sviluppare la fase di possesso e quelli che possono cambiarmi una partita. Ancora di più alle 14.00 c’è bisogno di un cambio di energie, sapendo di avere uno standard elevato negli allenamenti posso giostrarmi i ragazzi a seconda delle caratteristiche. Quelli che vedete in campo domani sono quelli che penso possano essere più adeguati per l’inizio della partita”.
Sugli infortunati e sul Cittadella. “Graves e Sala hanno fatto una settimana piena. E’ normale abbiano perso ritmo gara, ma stanno bene e sono pronti per giocare. Marconi? Ieri ha fatto una prova ma ha risentito fastidio, valuteremo in maniera approfondita il suo percorso di recupero. Questa mattina abbiamo fatto una prova con Broh, ma il ragazzo sente fastidio e preferiamo preservarlo. Cittadella? Da anni fanno campionati importanti, hanno fatto un mercato di valore prendendo Crociata e Ambrosino. Si sono rimessi in corsa per i playoff, è una squadra che aggredisce alta. Bisogna cercare di uscire dalla loro pressione per prenderci dei vantaggi nella loro metà campo. Sono bravi a recuperare le seconde palle, spingono molto con i terzini. E’ una squadra temibile, dopo un momento di difficoltà ha ripreso questa linea importante”.
Sugli obiettivi da qui a fine campionato. “Io penso che ci sia una grande attenzione al quotidiano, dopo c’è anche una visione sul medio periodo. Chi si allena bene si fa trovare pronto. Bisogna stimolare il quotidiano per avere una visione sul futuro. Percepisco energia dai giocatori, dentro di noi c’è rabbia per gli ultimi risultati. Vogliamo fare bene, abbiamo alzato il livello dell’intensità negli allenamenti. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo continuare su questa strada. Dobbiamo alzare il livello e finire alla grande questo campionato. Stiamo lavorando sulla finalizzazione, bisogna avere fede e fiducia. La squadra è migliorata, calcia di più in porta. Stiamo lavorando nella maniera giusta, senza creare ulteriori stress. Ho molta fiducia nei nostri attaccanti”.
Sulla gestione delle partite. “Chiusura delle partite? Il Cittadella difende alto, vengono ad aggredire e ti pressano alti con le due punte e il trequartista. I laterali bassi accompagnano questo tipo di pressione, dobbiamo creare una superiorità che ci permette di uscire con il palleggio. E’ una squadra che lavora su questo sistema da più di dieci anni, sono molto bravi su questa pressione forte e a girare la palla velocemente. Ci vorrà grande attenzione e qualità. Il livello prestazionale si è alzato, il concetto di dominare la partita viene fuori spesso. Dentro c’è sempre da lavorare, anche sul gol di Sibilli c’è una cosa che potevamo fare meglio. Lavoriamo su quello che c’è da correggere. Se non ci fosse stato quel gol staremmo parlando adesso di una vittoria che sarebbe stata meritata. Meritavamo qualche punto in più, è una responsabilità nostra andare a cercare cosa non è andato e cosa possiamo migliorare”.
Sui cambi di Pisa. “Marconi è stata una sostituzione per un problema fisico. Broh nella vittoria di Ascoli e con il Bari è stato un cambio determinante e io volevo un centrocampista che andasse a contrasto. Saric? Ha avuto i crampi, non l’avrei mai tolto. Di Mariano? Sta convivendo con un’infiammazione al ginocchio, in caso contrario lo avrei lasciato un altro quarto d’ora in campo. Anche Aurelio aveva chiesto il cambio, nello sviluppo degli ultimi minuti ci siamo appoggiati senza far correre gli avversari. C’è stata la volontà di andare nella loro metà campo, ma abbiamo perso un pò di qualità. Non mi ricordo un azione pericolsa del Pisa dopo il pareggio di Sibilli. Un gol si può prendere, va bene la delusione di una vittoria che diventa pareggio ma sarebbe potuta diventare anche una sconfitta. I cambi di Pisa sono stati dovuti alla difficoltà oggettiva dei ragazzi”.
Su Saric, Damiani e Gomes. “Tutti i gol siglati da calciatori italiani? Arriverà un gol da qualche ragazzo non italiano, Saric ha fatto bene a Pisa. Ha calciato due volte in porta ed è stato qualitativo nei passaggi. Spero che possa arrivare un gol anche da un calciatore non italiano come Saric (ride, ndr). Se Damiani fa quella partita è perché si è sentito sempre coinvolto, è fisiologico che è un ruolo centrale e per me Claudio Gomes è quel giocatore strategico. Damiani è cresciuto, qualora volessi giocare con due palleggiatori puri potrei affiancarli. Gomes domina il centrocampo e credo poss adarmi qualcosa in più. Tutino in crescita, ho la sensazione che si stia adattando alla nostra metodologica. Da tutti pretendo qualcosa in più, c’è la predisposizione da parte loro a volerlo fare”.
Il pensiero finale. “Brunori? Ragazzo di personalità, ha allargato i gomiti per arrivare fin qui e vuole mantenere lo status che ha conquistato. Brunori ha le caratteristiche per gestire questo momento. Esterno sinistro? Sala è cresciuto ma l’ha penalizzato l’infortunio, in alternativa abbiamo considerato Masciangelo ma doveva gestire un ricondizionamento dal punto di vista atletico. Aurelio ha scombussolato le gerarchie, sta bene e ha gamba. Oggi lo metto alla pari degli altri due, sceglierò strategicamente per la partita contro il Cittadella. Verre? E’ un giocatore di qualità, sta dimostrando il suo valore. Ha qualità e resistenza, è venuto da noi con motivazione e voglio usare questo per spingerlo sempre di più. Non voglio vedere che finisce le partite con i crampi, lo continuo a stimolare e penso che nei prossimi cinque anni possa avere ancora dei miglioramenti. Voglio tirargli fuori tutto quello che ha, può diventare un giocatore fondamentale. Playoff? Tutte le partite sono difficili, con grande umiltà andiamo ad affrontare tutti gli avversari. Ci proveremo con tutte le nostre forze e vedremo dove saremo capaci di arrivare”.