Palermo-Cremonese, Corini: “Per noi era la partita del “tutto”. Stiamo rispettando le aspettative di inizio stagione”
Le parole del tecnico rosanero al termine della gara vinta contro la Cremonese
Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro la Cremonese. Di seguito le sue parole:
LA VITTORIA – “La squadra ha tirato fuori un grande coraggio. Ha fatto 12 gol in 4 partite, ha dimostrato ciò che vuole essere. Tante cose dobbiamo migliorarle, ma quando hai questo coraggio e questa attitudine tutto è più facile. Mateju stava male, Ceccaroni lo abbiamo spinto in campo con due allenamenti. Per me era la partita del tutto, dovevamo tirare ogni tipo di energia, che sia atletica e mentale. Tutto questo è stato messo in campo dai ragazzi”.
LA SPINTA DEL PUBBLICO – “I tifosi avevano voglia di vedere un bel Palermo. Nonostante le difficoltà create dalla Cremonese, siamo contenti di aver regalato al nostro stadio una grande gioia finale come questa. I due test con Pisa e Cremonese sono stati superati con grande coraggio e voglia”.
TRE PUNTI DAL SECONDO POSTO – “E’ complicatissimo parlare di obiettivi. Abbiamo visto quanto sia incerto questo campionato. Bisogna star dentro, adesso concentriamoci sul Cittadella che è un’altra squadra protagonista di questa stagione. Alla fine tireremo le somme e capiremo cosa siamo riusciti a fare”.
INFORTUNI – “È fisiologico, a cavallo tra ottobre e novembre abbiamo avuto qualche difficoltà di troppo. Le ultime le abbiamo avute a causa di virus di stagione. Ma la squadra è combattiva. Dobbiamo ritrovare un obiettivo che ad inizio stagione era alla portata. Abbiamo affrontato le difficoltà a testa alta, potenzialmente potevamo centrare quattro vittorie, di cui due sfumate negli ultimi minuti”.
I CAMBI – “Henderson è un centrocampista con attitudine offensiva. Ho inserito dentro Mancuso perché era la partita del “tutto”. A volte bisogna mettere qualcosa sul tavolo e rischiare, questa volta è andata molto bene”.
STULAC/CLAUDIO GOMES – “Avevo bisogno di un giocatore che reggeva il campo e che mi faceva uscire dalle situazioni difficili. Anche Claudio è un grande giocatore, ma non era al meglio, aveva una gamba che gli dava fastidio. Ho ritenuto opportuno mettere Leo, che si fa sempre trovare pronto. I cambi sono stati determinanti. Alla lunga la qualità tecnica fa sempre la differenza. Sapevo che Claudio sarebbe durato un’ora. Somiglianza col gol di Stulac allo Spezia? Ci ho pensato, ma forse c’è qualche differenza nell’esecuzione. È stata una traiettoria difficile da intercettare per il portiere”.
IL SISTEMA DI GIOCO – “Penso che questa squadra ha sempre spinto e segnato con tanti giocatori, è molto partecipativa. Siamo stati bravi a reggere contro avversari che ti mettono sotto pressione e da questo punto di vista stiamo crescendo. Quando giochi con un sistema di gioco che privilegia calciatori offensivi come Di Francesco e Insigne e questi non sono al 100%, qualcosa può venirti a mancare”.
RAPPORTO SQUADRA-PUBBLICO – “Penso che questa squadra stia rispettando l’ambizione di inizio stagione, ovvero di lottare per i primi posti. Abbiamo iniziato molto bene, poi c’è stato un periodo di sofferenza. Sappiamo l’ambizione di Palermo, i risultati che non arrivano spesso vanno ad influire sull’empatia e sul feeling con i tifosi. C’è bisogno di unità e penso che la squadra l’abbia ritrovata, il pubblico ha riconosciuto gli sforzi della squadra. Con lo Spezia tutti abbiamo spinto la palla di Stulac in porta, dobbiamo ricreare questo clima. Abbiamo bisogno dell’incitamento della curva per 95 minuti. Vorrei che tutti spingano verso la stessa direzione, vogliamo tutti bene al Palermo. Alla fine il pubblico può anche fischiare, ma vorrei unità. Vincere a Palermo è più complicato che da altre parti. Vogliamo mettere in campo tutte le nostre armi”.
MERCATO – “Normale che ci sia un confronto, tutto quello che potremo fare per migliorare la squadra lo faremo. Valuteremo se ci sarà questa possibilità”.