Palermo-Modena, Corini: “Vincere queste partite è fondamentale. Il campionato di B è un po’ schizofrenico”
Il pensiero del tecnico rosanero al termine della sfida contro i canarini
Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro il Modena. Di seguito le sue dichiarazioni:
RABBIA DOPO IL CITTADELLA – “C’è un lavoro motivazionale, tecnico e tattico. I ragazzi sono generosi e vanno forte, bisogna essere così per vincere le partite in un momento del campionato schizofrenico. Questa è un po’ la Serie B e bisogna restarci dentro. Oggi, dopo l’1-0 abbiamo preso un gol evitabile. Il secondo tempo è iniziato nella maniera in cui non mi aspettavo, poi siamo andati a prenderci questa vittoria che volevamo tanto e che riaccorcia la classifica. Sarà così fino a metà-fine marzo”.
LA VOGLIA – “La squadra perfetta in B non esiste, esiste il coraggio di volerlo essere. Possiamo vincere contro ogni squadra, così come perdere contro tutti. Ho la volontà di restare dentro questo, al netto di qualche difetto su cui dobbiamo migliorare. Andare a leggere queste partite e vincerle è importante. Voglio fare un plauso ai tifosi che sono venuti allo stadio nonostante la pioggia. Queste partite sono particolari perché soffri con vento e acqua, aiutano a creare il clima per vincere. Volevo vedere una reazione dopo il ko col Cittadella, dove abbiamo offerto una buona prestazione anche se non sufficiente. Ciò che certifica lo spirito della nostra squadra è l’assist di Mancuso per Soleri, dobbiamo mostrare condivisione, donare al compagno. Questa è la squadra che bisogna avere per vincere, devi essere generoso e altruista. Trovarci nella battaglia è fondamentale“.
SOLERI SUL MERCATO? – “Ha mercato perché è un bravo giocatore, il ragazzo ha firmato il rinnovo e in estate è restato qui. Per me è molto importante, finché avrà il sorriso e la volontà. Con calciatori come lui vado in battaglia sempre”.
DUE GOL SUBITI A PARTITA – “Dobbiamo lavorarci, facciamo allenamenti dedicati ed è necessario fare di più. L’attitudine della squadra può farci soffrire qualcosa: facendo un calcio di certo tipo, facciamo tanti gol, ma ne subiamo anche“.
SEGRE – “L’ho visto crescere in questo anno e mezzo, adesso avverti la presenza fisica e tecnica. Adesso è più equilibrato e non istintivo come all’inizio”.