6 Ottobre 2022

Palermo, Corini: “Abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Sulla Ternana…”

Il tecnico rosanero ha presentato la sfida contro la Ternana

Eugenio Corini, allenatore del Palermo, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di Terni.

Ecco le sue parole, riportate da stadionews.it:

Quali errori non commettere? La sconfitta con il Sudtirol è stata una delusione, avevamo tante aspettative ma non è stata una gara brillante. Abbiamo analizzato gli spazi di miglioramento: globalmente, in diverse partite, potevamo non perdere ma alla fine abbiamo perso. Dobbiamo mettere qualcosa in più, a cominciare da Terni. Con la Ternana? Vedo tanti punti di contatto con il nostro percorso. Lo scorso anno ebbe delle difficoltà da neopromossa, ma poi si è ripresa e si è salvata bene. Ora si sta consolidando: è una squadra solida difensivamente e stanno facendo bene in contrattacco, sono bravi sulle palle inattive e hanno giocatori di talento. Ha una rosa qualità e lo sta dimostrando. Quale virgola correggere? Come avete visto non mi sono aggrappato agli episodi: semplicemente ho detto ai ragazzi dove dobbiamo migliorare, ma è un discorso complessivo. Dobbiamo essere più incisivi quando possiamo far gol: la fase difensiva è migliorata, ma dobbiamo cercare di spostare l’inerzia dalla nostra parte. Io lo vedo (anche dai dati) che la voglia di fare qualcosa di buono c’è, certamente possiamo farlo con più continuità. Ma bisogna anche guardare le singole partite: sicuramente con il Sudtirol non siamo stati fluidi, ma l’atteggiamento difensivo dell’avversario non ci ha aiutato. Per questo dico che dobbiamo portare l’inerzia dalla nostra parte ed essere più incisivi. Sapevamo che potevano esserci alti e bassi, ma sta a noi reagire con volontà e carattere. A Terni le metteremo in campo. Sistema di gioco? Il 4-2-3-1 che ho proposto era comunque differente a seconda degli interpreti, avevamo delle punte esterne che lavoravano. In questo senso il 4-3-3 può essere complementare, sono moduli che si possono adattare. Gli esterni rimangono quelli: a Frosinone ha giocato Saric, con il Sudtirol ho inserito Floriano (che è più trequartista). Ovviamente la squadra viene allenata e preparata in base a quello che vedo: l’importante è occupare bene gli spazi. I nuovi acquisti? Sono arrivati con percorsi molto differenti e anche in momenti differenti, frastagliati. Ripeto: anche io avevo molte aspettative, ma magari certe cose non arrivano. Ma vedo che la condizione sta salendo: bisogna fare dei risultati per mettere anche i difetti in una luce diversa. Stiamo lavorando per aumentare il livello. Come leggere i dati? Sui tiri, va detto che calciamo spesso verso la porta ma prendiamo poco lo specchio. Forse c’è anche una componente psicologica, di poca serenità. Ci stiamo lavorando, al fine di rendere più fluido il nostro attacco, allenando ogni situazione. Pochi contrasti rispetto alle altre squadre? Probabilmente il dato è questo perché siamo una squadra molta tecnica. Sicuramente in velocità e contrattacco siamo molto rapidi. Le critiche? Fanno parte del nostro mestiere, a volte sono costruttive (a volte le comprendi, a volte meno). Faccio questo lavoro da qualche anno e so che è l’allenatore ad assumersi le responsabilità. Sapete come sono: lavoro con tutto me stesso. E i tifosi sono liberi di esprimere la loro opinione. Puntare alla salvezza ci influenza? In realtà noi non puntiamo alla salvezza e basta: ogni partita la prepariamo per vincerla. Il lavoro quotidiano ci permetterà di consolidare la categoria e crescere. Magari lo dicono altri allenatori… io dico quello che penso. Questa squadra può consolidare la categoria, anche se sarà un campionato fatto di alti e bassi. Sono certo però che le cose buone arriveranno. Due punte? Le avete visto spesso in realtà, anche a partita in corso. Capisco guardare al sistema, ma ad esempio Soleri a Frosinone è entrato; Vido aveva avuto un problema ed è stato gestito nel suo percorso di avvicinamento. Saric? Lo vedo bene. Pigliacelli? Il portiere è un ruolo molto delicato, spesso vedete che in diverse competizioni giocano portieri diversi. Ma quando si gioca una volta a settimana faccio fatica a fare alternanza. Serve stabilità. Massolo si allena bene, ma se non vedo difficoltà palesi il mio intento è dare stabilità e solidità. Gomes? Si sta allenando bene, anche lui veniva da un percorso particolare ma si sta stabilizzando. Può giocare come vertice o interno del centrocampo a tre, ma può anche essere impiegato nel centrocampo a due. Con i 5 cambi è possibile che abbia spazio. Infortuni? Ero preoccupato per Elia, ma gli esami hanno scongiurato problemi. Voleva rientrare già martedì, gli abbiamo dato un programma personalizzato ma lo vedo bene. Mateju? Ha ancora qualche fastidio, lo porteremo se non ci saranno rischi sul fronte del recupero. Floriano? Sta facendo bene, dà sempre qualcosa di importante: riceve palla fra le linee e dà una mano anche da esterno. Brunori? Sull’incisività ribadisco quanto detto prima, bisogna migliorare in fase conclusiva. Secondo me siamo anche molto veloci, stiamo cercando di trovare il modo di prendere velocità. Isolato? Matteo ha sempre provato di calciare verso la porta e portiamo sempre tanti giocatori dentro l’area: non penso sia isolato in questo senso. Di Mariano? Penso sta crescendo tanto anche lui, tutti si allenano bene e vedo che anche lui è migliorato molto in termini di condizione. Oggettivamente è stato sfortunato per il palo contro il Sudtirol. Deve lavorare libero mentalmente, può sicuramente determinare qualcosa di importante“.