Reggina, Cortinovis: “Proveremo a centrare i playoff ma sappiamo che è difficile. Menez di un’altra categoria”
CORTINOVIS REGGINA – Alessandro Cortinovis, giovane mezzala dell’Atalanta in prestito alla Reggina, si è raccontato a Calciomercato.com. “E’ un percorso che dovevo fare, sapevo che l’anno scorso sarebbe stato il mio ultimo anno di Primavera. Sto vivendo una stagione positiva, fatta di alti e bassi. Ora che abbiamo raggiunto la salvezza possiamo giocare più tranquilli e provare a […]
CORTINOVIS REGGINA – Alessandro Cortinovis, giovane mezzala dell’Atalanta in prestito alla Reggina, si è raccontato a Calciomercato.com.
“E’ un percorso che dovevo fare, sapevo che l’anno scorso sarebbe stato il mio ultimo anno di Primavera. Sto vivendo una stagione positiva, fatta di alti e bassi. Ora che abbiamo raggiunto la salvezza possiamo giocare più tranquilli e provare a raggiungere la zona playoff, anche se è molto difficile. In campo cerco di divertirmi come quando giocavo da piccolo all’oratorio. Ormai mi trovo molto bene a fare la mezzala offensiva.
Com’è stato lasciare Bergamo? Sinceramente pensavo peggio. Ho sempre vissuto a casa insieme ai miei, andare da solo, così lontano, è stato un salto importante. Qui a Reggio però mi sono ambientato subito bene, anche grazie alla città e ai compagni di squadra.”
Cortinovis racconta la sua esperienza alla Reggina
“Il primo gol in Serie B è stato un’ emozione! E’ arrivato in casa davanti ai nostri tifosi, è stata una liberazione perché era diventato quasi un peso. Durante tutto l’anno avevo avuto qualche occasione ma questo primo gol non arrivava mai, ora che ce l’ho fatta spero di essermi sbloccato.
Il compagno con cui mi confronto di più è Turati, ma anche lui ha poca esperienza. La mia guida è Hetemaj, è il giocatore che mi sprona di più e mi riempie di consigli. Da lui imparo sempre tanto. Senza dubbio Jeremy Menez è il calciatore con più talento. E’ di un’altra categoria, un livello incredibile. In allenamento riesce sempre a stupirmi, ogni volta si inventa qualcosa. Quando in allenamento mi ero smarcato, lui però stava guardando da tutt’altra parte ma non so come è riuscito a darmi una palla filtrante che nessuno si aspettava. Un no look pazzesco, non chiedetemi come abbia fatto.
Sono ancora dell’Atalanta, il cerchio non è ancora chiuso. Sono molto legato a Bergamo, per me sarebbe un onore e una bella soddisfazione giocare con quella maglia.”