Cremonese, Castagnetti: “Ora mi sto esprimendo al mio livello”
CASTAGNETTI CREMONESE – Michele Castagnetti, giocatore cardine del centrocampo grigiorosso, ha parlato oggi in conferenza stampa analizzando questo primo inizio di campionato. Queste le sue parole secondo quanto riporta cuoregrigiorosso.com: “Non avevo dubbi sulle nostre prestazioni, l’anno scorso nel ritorno ne abbiamo sbagliate poche. La B è un campionato difficilissimo e sono tutte partite equilibrate. […]
CASTAGNETTI CREMONESE – Michele Castagnetti, giocatore cardine del centrocampo grigiorosso, ha parlato oggi in conferenza stampa analizzando questo primo inizio di campionato. Queste le sue parole secondo quanto riporta cuoregrigiorosso.com: “Non avevo dubbi sulle nostre prestazioni, l’anno scorso nel ritorno ne abbiamo sbagliate poche. La B è un campionato difficilissimo e sono tutte partite equilibrate. Fare 6 punti nelle prime tre, considerando che anche a Monza meritavamo di più, è importante. Adesso c’è Parma che a detta di tutti è la più forte del campionato, vedremo cosa riusciremo a fare. La fiducia dell’allenatore è importante, avere la possibilità di rifarsi. Il problema di continuità è quello che ho sempre avuto a Cremona, con questo allenatore l’ho trovata e questo giova a me e in generale a tutto il gruppo. Capita di sbagliare, ma giocando spesso non si può che imparare e migliorare. Al mister piace palleggiare, ma se gli attaccanti partono in profondità bisogna servirli. Abbiamo attaccanti velocissimi e vanno sfruttati, tutte le squadre vengono pressate molto alte, oramai il calcio in generale è un po’ “gasperiniano” e con un passaggio a sorpresa si possono creare azioni d’attacco. Obiettivi stagionali? Non so dove possa arrivare, sono passate solo tre giornate, vogliamo migliorare quanto fatto nei tre anni in cui sono stato qui, quando siamo arrivati al massimo decimi. Vogliamo consolidarci e non fare un campionato che faccia tribolare fino alla fine. Ogni calciatore vorrebbe fare almeno una partita di Serie A, a me è stata negata due volte questa possibilità e sarebbe bellissimo farlo con la Cremonese. Mi piacerebbe fare più gol perché faccio almeno un tiro a partita, almeno 4-5 a stagione. Sogno un gol a Buffon? Per me è indifferente, se poi lo faccio e vinciamo è solo meglio. Dopo tre anni posso dire che sono riuscito ad essere il giocatore che la Cremo ha comprato qualche anno fa. Ci ho messo più del previsto, ma mi sto esprimendo al mio livello. Essere papa? È una cosa incredibile, ogni giorno è una scoperta e non ti senti mai all’altezza di nulla. Mio figlio mi dà una gioia tale che poi mi fa venire al campo contento, capisci che nella vita ci sono cose davvero importanti. Questo influisce positivamente sul calcio, anche per quanto riguarda il senso di responsabilità. Cittadella? Sapevamo che la vittoria era troppo importante, per tanti motivi. Da quando sono qui l’inizio è sempre stato complicato, ma cominciare bene è importante perché poi si delineano gli obiettivi e la forza delle squadra. Abbiamo trasmesso l’importanza di vincere ai giovani e abbiamo aggredito il Cittadella nonostante l’inferiorità numerica. È un bel passo in avanti, l’anno scorso abbiamo preso gol in situazioni in cui ci siamo addormentati e in quei casi poi è un casino recuperare. Sono contento perché ho visto che la squadra ha avuto una mentalità più scaltra, da Serie B. Io vivo a Parma con la mia compagna, che è di lì, ma sono di Reggio Emilia, quindi per me è un derby. A lei il calcio interessa relativamente, verrà allo stadio ma tiferà Cremonese».