Cremonese, Emmers: “Confrontarmi con giocatori più grandi mi spinge ad alzare sempre più l’asticella”
CREMONESE EMMERS – E’ figlio d’arte: suo padre e suo zio hanno disputato due mondiali con la maglia del Belgio, lui ha 19 anni e milita nel nostro campionato cadetto, nelle file della Cremonese: Xian Emmers, centrocampista grigiorosso, ha rinunciato al campionato Primavera per scendere in campo con la serie B. In una lunga e privata […]
CREMONESE EMMERS – E’ figlio d’arte: suo padre e suo zio hanno disputato due mondiali con la maglia del Belgio, lui ha 19 anni e milita nel nostro campionato cadetto, nelle file della Cremonese: Xian Emmers, centrocampista grigiorosso, ha rinunciato al campionato Primavera per scendere in campo con la serie B. In una lunga e privata intervista rilasciata a B Magazine, il giovane giocatore ha ripercorso la sua infanzia, gli esordi nel calcio ed i suoi progetti futuri:
Il centrocampo non è mai stato il suo ruolo “definitivo”: “No, nelle giovanili mi hanno fatto giocare un po’ dappertutto: ho fatto il difensore esterno e quello centrale, anche a centrocampo oltre a fare il centrale più volte ho giocato esterno. Cambia- re ruolo mi è servito per comprendere quale fosse la posizione migliore nella quale giocare e la duttilità è una qualità che agli allenatori non dispiace.”
Prima ha giocato a Genk, in Belgio, poi è approdato all’Inter. Dopo questa prima esperienza Emmers ha deciso di lasciare la Primavera: “Con l’Inter nelle due stagioni giocate in Primavera abbiamo vinto tutto, non solo lo scudetto, ma anche il “Torneo di Viareggio”, sul piano personale mi sono migliorato e sentivo la necessità di fare il salto. All’Inter erano tutti d’accordo, così dopo essere stato aggrega- to alla prima squadra per buona parte del ritiro, eccomi a Cremona. Penso che quando un ragazzo ritenga concluso il percorso nelle giovanili debba passare subito al professionismo.”
Il calcio è ben più che uno sport: “Il calcio è sì un gioco, ma è anche un lavoro. Questo è il primo insegnamento di uno spogliatoio nel quale ti cambi con accanto calciatori che hanno dieci anni in più… tu cerchi di dare il massimo tutti i giorni, ma loro ti insegnano che anche dare il massimo può non bastare e quindi, da solo, spetta a te alzare ulteriormente l’asticella.”
Sulla Cremonese ed i possibili playoff: “Questo è l’obiettivo e nel girone di ritorno dobbiamo cercare di conquistare quei punti che serviranno a entrare nelle prime otto. Io devo continuare ad allenarmi e giocare come ho fatto fino a ora, crescere e migliorare. Ascoltare i consigli dell’allenatore”.