Cremonese, Kingsley si presenta: “Dobbiamo migliorare insieme, la squadra è forte ma deve crescere ancora in personalità e fiducia”
CREMONESE KINGSLEY – Queste le prime parole della mezzala nigeriana arrivata alla Cremonese nel corso di questa sessione di mercato. Kingsley Michael è sicuramente uno dei profili più interessanti da seguire in questo campionato. Di seguito le sue parole riportate dal sito uffciale del club: “Innanzitutto vorrei ringraziare il cavaliere Arvedi e la società per l’opportunità […]
CREMONESE KINGSLEY – Queste le prime parole della mezzala nigeriana arrivata alla Cremonese nel corso di questa sessione di mercato. Kingsley Michael è sicuramente uno dei profili più interessanti da seguire in questo campionato. Di seguito le sue parole riportate dal sito uffciale del club: “Innanzitutto vorrei ringraziare il cavaliere Arvedi e la società per l’opportunità che mi è stata concessa. L’inizio stagione con il Bologna è stato positivo ma ora sono molto contento e felice di essere a Cremona”. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Kingsley si è descritto come una “mezzala molto veloce” che non rinuncia però all’agonismo. “Arrivo – ha detto – con la chiara intenzione di mettermi al servizio della squadra e di crescere con lei. In passato con la nazionale nigeriana agivo più in chiave difensica, mentre qui in Italia mi è stato chiesto un atteggiamento più offensivo. Posso dire che riesco ad adattarmi ad ogni situazione”. Inserito dal quotidiano inglese The Guardian nell’elenco delle 50 promesse classe 1999 da seguire con attenzione, la mezzala ha ammesso: “Quando l’ho saputo la cosa mi ha sorpreso, è chiaro che mi ha reso felice ma cercare di tenere fede a queste aspettative è una grande sfida”. Kingsley è l’elemento più giovane all’interno della rosa grigiorossa: “So di essere uno dei più giovani – ha commentato – questo è un gruppo molto esperto che mi aiuterà a crescere e devo dire che l’approccio è stato davvero positivo”. Se il suo idolo è l’ex milanista Kakà (“Davvero fortissimo”), il numero portafortuna è il 14: “Ma qui – ha raccontato sorridendo ai giornalisti – quella maglia appartiene a Mogos. Quindi non mi è rimasto che fare 14 più 14 e scegliere il 28”. Il suo obiettivo, l’ha ribadito più volte è lo stesso della squadra: “Dobbiamo migliorare insieme, la squadra è forte ma deve crescere ancora in personalità e fiducia”. L’ultimo pensiero è rivolto al suo ex mister Mihajlovic: “Un grande uomo, un grande allenatore e un grande combattente. Spero, anzi sono certo, che possa vincere la sua battaglia personale”.