Pescara verso Cremona tra calendario, tifosi e mercato
A cura di Giorgio Bernabei – Dopo il pareggio ottenuto lunedì sera contro l’Empoli, in una partita avara di emozioni contro una squadra obiettivamente più forte, il Pescara si prepara alla difficile trasferta in terra Lombarda. I grigiorossi partiti con ben altre ambizioni, si ritrovano completamente invischiati nella lotta per non retrocedere hanno cinque punti […]
A cura di Giorgio Bernabei – Dopo il pareggio ottenuto lunedì sera contro l’Empoli, in una partita avara di emozioni contro una squadra obiettivamente più forte, il Pescara si prepara alla difficile trasferta in terra Lombarda. I grigiorossi partiti con ben altre ambizioni, si ritrovano completamente invischiati nella lotta per non retrocedere hanno cinque punti in meno degli Abruzzesi e nonostante l’arrivo del nuovo tecnico Bisoli faticano ancora a ritrovare la giusta via. Non vincere contro gli Adriatici significherebbe sprofondare completamente nel baratro. Il tecnico pescarese Legrottaglie nella consueta conferenza stampa post Empoli ha dichiarato che la salvezza è il primo obiettivo, strizzando l’occhio anche ai play off che distano anch’essi cinque lunghezze, ma con sei compagini di mezzo, molte di più rispetto alle due che li separano dai play out. L’ex Juve spinge nella continuità dei suoi ragazzi, cosa avvenuta quest’anno solo due
volte: con l’esonerato Zauri, prima di inanellare sette punti in otto match che gli sono costati la panchina e al suo arrivo vincendo con Pordenone e Cosenza. Una delle caratteristiche del Delfino in questa stagione è proprio quello di essere incostante, ma di avere però una buona capacità di reazione ogni qual volta ci si trova con le spalle al muro. Come avvenuto con l’ex tecnico Marsicano ad Ascoli o con l’avvento del mister Siciliano prima nella vittoriosa trasferta in Friuli e poi nel ultima post Covid conquistata contro la Juve Stabia. A Cremona il Pescara forte del suo vantaggio a 7 giornate dal termine ha due risultati su tre. Anche se il calendario non sorride certo agli Adriatici con tre scontri diretti Trapani, Venezia e appunto il match di venerdì sera tutti fuori casa. Tra le mure amiche invece riceverà l’insidioso Perugia che si trova nella terra di mezzo, il Frosinone impegnato in piena bagarre play
off e l’ormai quasi retrocesso Livorno. Incerta come da consuetudine l’ultima giornata al Bentegodi contro il Chievo, dove le attuali classifiche delle compagini determineranno l’andamento della partita.
A fronte di questi difficili impegni il presidente chiede l’aiuto del pubblico: “perché le urla dei giocatori in campo in un deserto spettrale potrà essere interessante,ma nulla può sostituire la passione della gente”. Per questo si sta lavorando per aprire le porte ai 3372 abbonati nella gara del 10/7 contro gli umbri. Sfruttando la concomitanza delle riaperture di cinema e teatri.
In una delle stagioni più difficili di sempre, per forza di cose bisogna cominciare a programmare il futuro, più imminente di quanto si pensi e la società non vuol farsi trovare impreparata. Con Campagnaro, Bruno e forse Del Grosso che appenderanno gli scarpini al chiodo. I sicuri partenti saranno Bettella, Melegoni, Tumminello ( visto il susseguirsi degli infortuni) e Palmiero prestiti che ritorneranno nelle loro squadre d’origine. Con loro andrà via anche il bulgaro Bojinov arrivato a gennaio in una condizione di forma imbarazzante ed ancora mai schierato, mentre resterà Pucciarelli prolungando il prestito semestrale. I gioielli Bocic, Zappa e Borrelli rientreranno in qualche giro di mercato, come i discorsi aperti con la Juventus per le permanenze di Kastanos e Clemenza. Galano dovrebbe rimanere salvo offerte irrinunciabili e la corte serrata dei brianzoli del duo Berlusconi/Galliani, fa vacillare la società pescarese e il giocatore stesso, che con l’arrivo dell’allenatore di Gioia del Colle è sceso notevolmente di tono. Lo stesso Legrottaglie si trova in bilico sulla panchina biancazzurra e le ultime prestazioni non sono dalla sua parte. L’identikit tracciato dal presidente Sebastiani: “cerco un tecnico come Zeman più giovane e meno integralista” portano a Giacomo Modica della Vibonese, ex secondo del Boemo che con il suo 4-3-3 ha disputato un buona stagione in Calabria raggiungendo una brillante salvezza. In alternativa Caserta della Juve Stabia e Dionisi del Venezia. Per il reparto avanzato fari puntati su Asencio del Cosenza e Charpentier del Avellino in prestito dai lettoni Spartaks Jurmala, prima punta forte fisicamente, fermo però da dicembre per un brutto infortunio, su entrambi è viva la concorrenza dell’altra neo promossa Reggina. Ma il vero sogno degli abruzzesi è Pietro Iemmello, da decidere solo cosa vorrà farne il Benevento proprietario del cartellino. Il nuovo Pescara sarà comunque un mix di giovani e senatori, di cui farà ancora parte il terzino destro Balzano e non il centrocampista Kanoute, che dopo la buona stagione a Cosenza non ha prorogato per i prossimi due mesi e ritornerà in città, ha estimatori dalla Francia, in primis Monaco dove verrà ceduto in partnership con la Juve. Sfumato Muratore in un giro vorticoso di plusvalenze tra la società di Vinovo e l’Atalanta e allontanatosi il laterale mancino Parisi del Avellino su cui hanno messo gli occhi addosso le big di A è da considerarsi cosa ormai fatta gli arrivi di Corrado terzino sinistro scuola Inter in prestito all’Arezzo, che sulla corsia mancina abbina buone qualità offensive grazie alla sua velocità e un ottima capacità difensiva arretrando il raggio d’azione, ancora un po’ acerbo però tecnicamente e Pezzella centrocampista del Modena di proprietà della Roma. Regista che si disimpegna anche da mezz’ala, dotato di un buon destro che fanno di lui un discreto marcatore è un ottimo assist man. Per quanto riguarda il ruolo di vice Fiorillo, se Alastra tornerà a Parma, il teramano Tomei è la prima scelta. Il tutto mentre sul campo si cerca di mantenere la categoria.