Criscitiello contro Gravina: “Mi ha querelato perché l’ho attaccato sulle X in Serie B e la questione Reggina”
L'accusa
Nel consueto editoriale del lunedì mattina, il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello si è scagliato contro il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
“Torno a casa e trovo una busta. E’ di uno studio legale di Firenze, nominato di ufficio, per una querela a nome di Gabriele Gravina e di altri due, dei quali ignoro nome ed esistenza. Chiamo uno dei miei Avvocati, Cesare Di Cintio dello studio DCF Legal di Bergamo che si occupa del “Criscitiello giornalista”. Gli dico che mi era arrivata una querela per diffamazione da parte del Presidente Federale Gravina. Ci facciamo una risata. Io conosco Gravina da anni e lo considero, scusate lo consideravo, un uomo intelligente. Perché consideravo? La querela per diffamazione è un’arma che i potenti usano contro i giornalisti deboli. Mi sento offeso, questa è la vera cosa che mi scoccia. Gravina mi mette sul piano di quei giornalisti che se vengono querelati, il secondo dopo vengono chiamati da editore e direttore e politicamente gli dicono di finirla. Questo è lo scopo della querela verso un giornalista.
Io sono 10 anni che lavoro 18 ore al giorno da imprenditore per non avere un direttore o un editore al quale dare spiegazioni e Gravina ha creduto, mal consigliato come sempre dalla sua cerchia, che potesse fare “buh” e io sarei corso sotto il letto. Gravina uomo non l’ho mai discusso. E mai lo discuterò. Perché non siamo nessuno per giudicare qualcun altro come uomo nella sfera privata. Non voglio essere giudicato io e non mi permetto di giudicare gli altri. Per il ruolo che ricopriamo, però, sì. La critica, anche dura, chi ricopre certi ruoli deve saperla accettare e affrontare. Io posso essere un Direttore scarso e un presentatore ridicolo, Gravina non può pensare di rappresentare il calcio, fallire tanti obiettivi sportivi e spostare il pallone dal campo al tribunale. L’attacco è stato e continuerà ad essere violento fin quando non sarà in grado di cambiare il nostro sistema. Il confronto, Gravina, deve saperlo reggere a livello politico e mediatico. Scappare in tribunale è un suo grandissimo segnale di debolezza che pagherà nei prossimi anni in attesa della prima udienza di novembre. Lui le Procure le conosce bene ma forse quella di Roma, in futuro, la conoscerà meglio di me. Se ti attacco su Mancini, sulla non partecipazione al Mondiale, sul flop dell’under 21, sul fallimento del calcio femminile, sulla penalizzazione alla Juventus, sui ripescaggi e le X in serie B, sulla serie C che parte monca, sulla LND che butta dentro la Reggina senza motivo e riformula i calendari devi saper rispondere.”