La Sampdoria si tira (per ora) fuori dalle sabbie mobili: Cittadella battuto 2-1
La Doria vince al Tombolato
Non è stato lo spettacolo il regista della sfida giocata al Tombolato tra i padroni di casa del Cittadella e la Sampdoria. Al triplice fischio, il risultato di 2-1 per la Doria sintetizza un pomeriggio di tanto agonismo intervallato da sprazzi di giocate di qualità.
Un copione, quello menzionato, che riguarda in particolar modo il primo tempo, dove l’alternanza continua è tra cori provenienti dagli spalti e fischiettii dell’arbitro, dato che sono innumerevoli le interruzioni. Il Citta parte meglio, ha l’inerzia dalla propria ma fattura poco in termini di pericolosità, così come i ragazzi di Pirlo, che col passare dei minuti tentano di prendere il pallino del gioco aumentando il possesso palla, ma al duplice fischio le compagini sommano zero tiri in porta, il che è un tutto dire.
Nella ripresa la musica cambia, e in sette minuti – 53′ e 60′ – Pandolfi e Giordano realizzano due reti che non rompono l’equilibrio ma dissolvono la stasi fino a quei momenti dominante. Due giocate verticali di discreta fattura (encomiabile, a tal proposito, il lavoro di De Luca sul gol del pareggio della Samp). Nessuna delle due squadre, ad ogni modo, mostra una proposta nettamente superiore all’altra, motivo per il quale era probabilmente logico aspettarsi che un eventuale – ulteriore – episodio sarebbe nato da una palla inattiva, ed è così che al 68′ Ghilardi sigla il 2-1: un colpo di testa da succulenta posizione. Colpevole la difesa dei veneti, che dimentica il concetto di marcatura per istanti rivelatisi poi fatali.
Costretto a rimontare, il Cittadella confusamente prova a costruire trame poco concrete, basandosi soprattutto sulle corse di Pandolfi e Carissoni, oltre che sui movimenti di Pittarello che, seppur poco cercato in zona gol, si conferma davvero dinamico e fastidioso per le retroguardie avversarie. È proprio da un’imbeccata dell’attaccante che, al 93′, Maistrello si divora da pochissimi passi l’occasione del 2-2. Al triplice fischio, dunque, a esultare sono i blucerchiati, che dopo quattro partite senza vittoria tornano a festeggiare, scacciando – almeno per una settimana – i fastidiosissimi pensieri da zona retrocessione.