Crotone, l’ex Pellegrini: “Giocare qui è stato meraviglioso”
CROTONE PELLEGRINI RICORDI – L’ex centrocampista del Crotone, Luca Pellegrini, ha parlato degli anni passati con i Pitagorici. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da IlRossoblù. Il suo arrivo a Crotone: “Sono arrivato in Calabria tramite la Juventus, c’era una collaborazione tramite il dirigente Franco Ceravolo tra il Crotone e i bianconeri e sono approdato in questa bella realtà. Giocare a Crotone, con […]
CROTONE PELLEGRINI RICORDI – L’ex centrocampista del Crotone, Luca Pellegrini, ha parlato degli anni passati con i Pitagorici. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da IlRossoblù.
Il suo arrivo a Crotone: “Sono arrivato in Calabria tramite la Juventus, c’era una collaborazione tramite il dirigente Franco Ceravolo tra il Crotone e i bianconeri e sono approdato in questa bella realtà. Giocare a Crotone, con tanti tifosi presenti allo Stadio, è stato veramente meraviglioso. Ho avuto modo di ricavarmi tanti amici, è stata un’esperienza calcistica positiva che mi ha regalato tanto anche dal lato umano. Ho giocato praticamente da titolare nel 2002-2003 con mister Auteri, poi la stagione successiva a causa di in infortunio al ginocchio ho avuto poco spazio. Nel primo torneo in Calabria ho segnato anche una rete contro la Viterbese. A Crotone sono riuscito a formarmi, è stata un’esperienza importante sotto tanti aspetti, calcistici ed umani”.
Il calore della gente: “Ricordo che erano sempre presenti, in casa e in trasferta. Abbiamo giocato in campi come Foggia, Taranto e Avellino, c’era grande trasporto tra squadra e città. icuramente non c’era la copertura televisiva che esiste oggi. Ricordo la trasferta a Foggia dove a poche giornate dalla fine del campionato c’era tutto il settore ospiti stracolmo”.
I suoi allenatori e i suoi compagni: “Noi a Crotone, nelle due mie annate, abbiamo avuto gente come Auteri e Gasperini, preparatore Borelli che ancora oggi insieme al Gasp regala successi all’Atalanta in Italia e all’estero. Da Crotone sono passati calciatori importanti ma anche elementi di staff altrettanto importanti. Ho avuto modo di giocare con gente come Paro, Gastaldello, Juric, Artistico e tanti altri. Erano anni molto belli e competitivi in terza serie». Una città piccola e che lasciava vivere i calciatori. «Era un bel clima, un ambiente tranquillo. Durante la settimana i tifosi ti facevano andare in giro senza problemi, ti salutavano e incitavano, non mancava occasione per una raccomandazione per la gara che si doveva andare a disputare. C’era la vicinanza umana. Io arrivavo da Como, dal Nord, una cosa che però mi è rimasta impressa è la presenza di tanta gente anche agli allenamenti, il calcio era vissuto tutta la settimana. Sento ancora Pecorari, capita di vederci. Sento Paro, Rossi, Geraldi, Porchia e tanti ragazzi che hanno vestito questa maglia. Io nel mio piccolo ho partecipato, loro hanno però fatto la storia di questa squadra. Ho allacciato dei rapporti, ricordo che frequentavo il Bar Caffè Italia, ho maturato un rapporto umano con Fofò Russo, che mi ha accolto e aiutato in quelle stagioni facendomi sentire a casa». Crotone rimane dunque una parantesi felice. «Sicuramente, sono onorato di aver vestito questa maglia”.