Crotone, Stroppa: “C’è preoccupazione. Ripresa? Fosse per me giocherei anche a luglio e agosto”
STROPPA CROTONE – Il tecnico del Crotone, Stroppa, ha parlato al Corriere dello Sport del momento delicato che sta vivendo lui, la famiglia e i giocatori, toccando diversi temi. Come vive questa emergenza? «Come tutti, chiuso in casa in attesa di sviluppi. Crotone ha dato un’ottima risposta, le persone stanno rispettando le regole imposte dai decreti. […]
STROPPA CROTONE – Il tecnico del Crotone, Stroppa, ha parlato al Corriere dello Sport del momento delicato che sta vivendo lui, la famiglia e i giocatori, toccando diversi temi.
Come vive questa emergenza? «Come tutti, chiuso in casa in attesa di sviluppi. Crotone ha dato un’ottima risposta, le persone stanno rispettando le regole imposte dai decreti. Tempo libero? Per fortuna ci sono i computer e internet. Guardo tante partite per passione, ho la fortuna di svolgere un lavoro che mi entusiasma, leggo libri e guardo serie tv». Sul lavoro. «Le cose non sono mai cambiate per impegno e tempo, prima avevo lo sfogo del campo. Con due collaboratori viviamo nella stessa casa, un altro abita vicino a noi, il lavoro è parte importante delle nostre giornate. Ci confrontiamo continuamente sul da farsi e sui programmi da preparare per i ragazzi. In base agli attrezzi a loro disposizione e agli spazi organizziamo il lavoro cercando alternare l’aerobica con la forza. Il problema sarà la ripresa delle gambe. Questa è una situazione strana, in estate anche se in vacanza i calciatori fanno passeggiate, nuotate e tengono attive le gambe. In casa possono fare poco. Non è possibile fare diversamente. Anche allenarsi in piccoli in gruppi a distanza di tempo e in tutta sicurezza sarebbe stata un’ottima cosa». La sua famiglia vive a Brescia, una delle zone più colpite. «C’è preoccupazione perché quando sento mia moglie e i miei figli in sottofondo si odono le sirene delle ambulanze. Per fortuna i miei stanno tutti bene, lì le restrizioni sono state più attente e sono iniziate prima».
Taglio stipendi? «Difficile fare considerazioni definitive, ognuno ha i suoi problemi. Sono certo che col buon senso, che ritengo fondamentale, si possano fare le cose giuste. Finire la stagione nel migliore dei modi e in tutta sicurezza penso sia la cosa migliore. Fosse per me giocherei anche a luglio e agosto. La stagione successiva inizierebbe in ritardo, questo ritardo sarebbe poi recuperabile». Cristallizzazione classifica? «Non so come si possa gestire un caso del genere con i contratti in scadenza e l’allungamento della stagione. Resto aperto a ogni soluzione». Sulla proposta di giocare in campo neutro, magari al Sud. «Fattibile, ma non mi entusiasma. Ognuno deve giocare nella propria sede e in sicurezza».
Sul Crotone. «Vista la straordinarietà della situazione tutti ripartirebbero da zero. Noi ci stiamo preparando per capire come ricondizionare la squadra, ci siamo fermati sul più bello. Il rischio maggiore sarebbero gli infortuni. Abbiamo giocatori bravi e intelligenti ed equilibrio. A noi piace essere propositivi e padroni del campo». Quanto manca Mascheroni? «Mancherà sempre, siamo uno staffanomalo perché viviamo insieme, ci manca un fratello».