Vicenza, Da Riva: “Qui grandi obiettivi e maglia affascinante”
DA RIVA VICENZA – Jacopo Da Riva, centrocampista del Vicenza, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Sono veneto di Pieve di Soligo, quindi è stato un po’ come tornare a casa. Ho giocato prima con la Pievigina, poi con il Montebelluna per due anni, infine un anno a Pordenone prima di approdare […]
DA RIVA VICENZA – Jacopo Da Riva, centrocampista del Vicenza, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Sono veneto di Pieve di Soligo, quindi è stato un po’ come tornare a casa. Ho giocato prima con la Pievigina, poi con il Montebelluna per due anni, infine un anno a Pordenone prima di approdare all’Atalanta. L’impatto qui a Vicenza è stato buono, è una società con dei valori forti che ha grandi obiettivi. Qui sono passati grandi campioni, Vicenza ha una storia e una maglia affascinante. Il gruppo è buono, mi ha accolto bene, sono ragazzi semplici ma con valori, c’è un bel mix tra giovani e giocatori con esperienza. Ci alleniamo con intensità grazie al mister e allo staff. Io avevo già iniziato la preparazione con l’Atalanta da tre settimane e sto bene. Dobbiamo ottenere la salvezza quanto prima per poi sognare obiettivi ancora più grandi. Il mio obiettivo? Sono a disposizione della squadra e dello staff, vorrei poter dare loro una mano e migliorare da un punto di vista personale. Sono un centrocampista duttile, posso giocare sia a 2 che a 3 nel centrocampo, giocando sia come mediano che come mezzala. A livello fisico devo ancora crescere, all’Atalanta ho imparato molto a livello tecnico e tattico, sono consapevole che occorre corsa e intensità. Mi piace attaccare anche l’area, da piccolo giocavo sulla tre quarti. Negli ultimi anni sono migliorato nel recupero palla e nell’essere propositivo anche nell’ultimo passaggio. Obiettivo Under 20? Mi piacerebbe molto. L’esordio in Champions? Un’esperienza bellissima e inaspettata. Dopo questa esperienza? Piedi per terra, non si deve mollare di un centimetro, quasi come non fosse accaduto nulla. Il segreto del settore giovanile dell’Atalanta? Il tanto lavoro mantenendo sempre un profilo basso, pur ottenendo risultati enormi”.