Lecce, Sticchi Damiani: “Quando si cambia le difficoltà iniziali sono inevitabili”
DAMIANI LECCE SERIE B – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano di Puglia dove si tirano le somme dell’inizio del campionato dei suoi. Queste le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.com: “Sulla sosta a livello personale sono contento perché arriviamo da un periodo in cui noi dirigenti non ci siamo mai fermati, […]
DAMIANI LECCE SERIE B – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano di Puglia dove si tirano le somme dell’inizio del campionato dei suoi.
Queste le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.com:
“Sulla sosta a livello personale sono contento perché arriviamo da un periodo in cui noi dirigenti non ci siamo mai fermati, nemmeno un minuto. Come squadra invece i ragazzi stanno bene, sono pieni di entusiasmo e in questi casi è sempre meglio continuare a giocare. Però si sta lavorando per tenere alta sia la tensione che il ritmo degli allenamenti. Quando si cambia tanto è inevitabile incontrare difficoltà nella fase iniziale. Nuovo allenatore, nuovi giocatori e soprattutto giovani, qualcosa inevitabilmente bisognava pagare. Tutto sommato nelle prime sette partite abbiamo sbagliato solo il secondo tempo con la Cremonese, peraltro dopo che nel primo tempo ci era stato annullato un gol regolare. L’aria è diventata subito troppo pesante. In quei mente è fondamentale che la società tenga la barra dritta, ma è importante anche che l’ambiente dia credito alla dirigenza ed alla squadra aiutandole a superare le difficoltà . Dico questo perché è possibile che nel prosieguo della stagione potremmo avere dei momenti di difficoltà, anche più lunghi di una mezza partita sbagliata, così come sta accadendo a squadre ben più attrezzate di noi. Sarà proprio in quei frangenti che società ed ambiente dovranno fare la differenza, sentirsi soli non aiuta ad uscirne. Ho visto la squadra crescere di allenamento in allenamento. Non riesco a seguire tutte le sedute che si svolgono quotidianamente all’Acaya, quindi vedendone una ogni tanto ho l’opportunità di notare ancora di più la differenza di crescita di questo gruppo che nei suoi 24 componenti sta crescendo e devo dire che l’allenatore sta incidendo tanto, trasmettendo ai ragazzi i suoi concetti di un calcio compatto, di un calcio in cui attaccano in cui tanti, tutti difendono e soprattutto si aiutano. Sono cose che ho visto in campo col Monza fin dal primo tempo che è stato a parer mio equilibrato. Ma fare una frazione di gioco equilibrata, con un avversario così forte non era facile e proprio quel primo tempo ha creato le premesse per l’exploit della seconda parte di gara. Il Lecce in questo momento è una squadra che si sta conoscendo ogni giorno e sta assimilando i concetti dell’allenatore che ritengo utili per un campionato difficile e massacrante come quello di quest’anno. Agli esterni viene richiesto un lavoro doppio, di essere incisivi in fase offensiva ma di lavorare tantissimo anche a protezione della fascia. Quindi, la squadra in questo senso quando attacca lo fa sempre con un numero adeguato di uomini però difende praticamente in dieci. Questo sistema di gioco è molto dispendioso dal punto di vista fisico e richiede un sacrificio ulteriore degli esterni ce sono la chiave. Strefezza e Di Mariano stanno facendo benissimo ma mi aspetto molto anche da Olivieri e da Listkowski che fin qui ha avuto poco spazio ma che sono certo ci darà preso un contributo come ha già fatto finora anche Paganini. La sorpresa? Direi Gendrey, questo ragazzo mi ha impressionato pur essendo del 2000. Devo dire però che il direttore Corvino era molto convinto quali lo ha preso ma sinceramente non ci aspettavamo che stesse così avanti. E poi mi fa piacere la straordinaria conferma di Hjulmand che sta crescendo tantissimo. Mister Baroni, con l’onestà intellettuale che lo caratterizzata, lo ha detto subito che quello è il suo ruolo naturale e lì Morten è un valore aggiunto per il Lecce. E’ stata un’altra perla di Corvino che l’ha portato al Lecce a titolo definitivo a condizioni vantaggiose per il club. Sul Via del Mare cominciamo col dire che per i Giochi del Mediterraneo avremo dei finanziamenti che ci consentiranno di fare un restyling significativo e vorremmo inserirci anche i lavori di adeguamento della parte esterna dell’impianto che oggi purtroppo è inguardabile. Considerato che quello è anche il biglietto da visita per chi viene allo stadio, è una cosa che dobbiamo assolutamente migliorare. Sulla copertura stiamo trattando per avere questo budget aggiuntivo ed in più gli Sky box saranno pronti a brevissimo. E questo è un servizio in più che potremmo dare e potrà portare anche un ulteriore fonte di introiti per il club da destinare all’area tecnica. Stiamo lavorando con grande impegno per non far pesare sul club la crisi di questi ultimi due anni in cui tutte le società hanno avuto problemi. Nonostante tutto, abbiamo continuato ad impegnarci per non essere costretti a dover ridimensionare in nessun modo il progetto tecnico, anche grazie alle intuizioni di Covino e Trinchera. Noi per primi abbiamo fatto e continuiamo a fare grandi sacrifici ma non escludo che nei prossimi mesi possa esserci un allargamento della base societaria. Potrebbe essere interessante anche l’apertura rispetto a qualche nuovo socio che però deve vare determinate caratteristiche: avere solidità per fare calcio e soprattutto voglia. E poi quello che un po’accomuna tutti noi soci, vale a dire la passione e la voglia di farlo non per business ma per desiderio di aiutare un territorio. Con questo identikit noi siamo pronti ad allargare la nostra base. Non escludo soci stranieri però rispetto a quelle operazioni che in questo momento vanno di moda in Italia deve essere comunque uno che ha un legame con il territorio. Perché chi può avere un interesse a entrare in questa compagine per profitto o business non fa al caso del Lecce. Altrimenti è preferibile stare così.