De Canio: “Il Lecce deve credere in se stesso, ha tutto per spiccare il volo”
DE CANIO LECCE – De Canio, ex allenatore del Lecce, ha analizzato il momento dei giallorossi a “Il Quotidiano di Puglia”. Ecco le sue parole, riportate da calciolecce.it: «Peccato per le occasioni sciupate nelle ultime due giornate, per le vittorie mancate che avrebbero proiettato il Lecce dove merita di stare, lassù, più in alto, a […]
DE CANIO LECCE – De Canio, ex allenatore del Lecce, ha analizzato il momento dei giallorossi a “Il Quotidiano di Puglia”. Ecco le sue parole, riportate da calciolecce.it:
«Peccato per le occasioni sciupate nelle ultime due giornate, per le vittorie mancate che avrebbero proiettato il Lecce dove merita di stare, lassù, più in alto, a ridosso nella zona serie A diretta. Troppe le possibili vittorie trasformate in una lunga serie di pareggi. Ed il Lecce ha davvero tutto per spiccare il volo e riprendersi la serie A che gli appartiene. Il Lecce nasce da una sorta di rivoluzione dopo la retrocessione, con l’arrivo di tante facce nuove al mercato estivo e al mercato invernale. Tante facce nuove da Paesi diversi, magari con un calcio diverso, tante lingue, tanti giocatori di valore, da quelli radicati nel nostro campionato, come Pisacane e Maggio, una ventata di grande esperienza, per quest’ultimo una storia importante, a quelli che arrivano da altre realtà, Hjulmand, grandi numeri, il turco Yalcin. Non è un caso che tutti abbiano indicato il Lecce fra le favorite del campionato proprio in considerazione dei valori tecnici dei suoi singoli. Con tanta gente nuova perché tutti diventino squadra, con una personalità ben delineata, ci vuole inevitabilmente tempo. Il Lecce pare che cerchi ancora una identità ben definita. A complicare tutto in questo campionato ci sono le partite ravvicinate. Se devi giocare solo una volta la settimana è più facile puntare su una formazione tipo e poi verificarla. Giocando ogni tre giorni sei costretto a cambiamenti frequenti nel rispetto delle esigenze fisico-atletiche, e i tempi della maturazione della identità necessaria vengono alterati. Attacco ampio? Coda, Pettinari, Rodriguez, Stepinski, Yalcin fanno invidia a molte società. Poi magari un bomber come Pettinari, fortissimo per la categoria, scoppia dalla voglia di recuperare in fretta il tempo trascorso fuori e paga gli eccessi. Coda è una certezza, Rodriguez cerca un coinvolgimento che lo aiuti ad andare lontano. Certo non è bastato vederli in campo tutti e cinque, nel corso della gara con l’Entella per segnare un gol che valesse tre punti. Ma gli avvicendamenti forzati nella zona cruciale del campo non hanno aiutato il processo identitario della formazione. Conta anche la dimensione psicologica di chi insegue quello che tutti si aspettano. Questo Lecce, fortissimo nell’organico, deve credere in se stesso. E se è vero che ha sciupato punti d’oro negli scontri con le più deboli, ha tutto per infilare un filotto proprio negli scontri diretti che valgono doppio. Potrebbe verificarsi che questo periodo incerto che ha regalato qualche rammarico e delusioni diventi una sorta di rodaggio in vista degli scontri diretti che accenderanno la fase decisiva della stagione, in un torneo dove l’Empoli è una certezza assoluta e ci sono tanti organici di riguardo. La svolta può arrivare proprio ora che sulla via ci sono la Reggiana e poi il Chievo, il Venezia, il Frosinone. Tre gare in trasferta, dove il Lecce ha fatto meglio. Società? Mi sono piaciute le dichiarazioni del presidente Saverio Sticchi Damiani. Bisogna crederci fino in fondo, e i bilanci sarà giusto farli alla fine con le relative conclusioni per un futuro che comunque a Lecce sarà importante. I risultati della Primavera dicono già che a Lecce sanno come si costruisce il domani. E poi c’è la grande tifoseria che mi porto nel cuore. I calciatori devono saper sfruttare questi importanti valori raggiunti. Reggiana? La Reggiana gioca un buon calcio, non sarà facile. Il Lecce dovrà contemperare carica ed equilibrio».