Sampdoria, De Luca: “Mai dubitato di questa squadra, sta a noi decidere cosa fare negli ultimi due mesi”
Il punto sulla Sampdoria di Manuel De Luca
6 gol 3 assist e soprattutto grinta e sacrificio sempre a disposizione della squadra. Biglietto da visita di Manuel De Luca, attaccante classe 1998 della Sampdoria che ha deciso l’ultima partita con l’Ascoli regalando 3 punti ai blucerchiati. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, De Luca ha espresso il suo punto di vista sulla stagione in corso, con qualche cenno su scelte e consigli anche della sua carriera.
Ecco le parole di De Luca:
“Ora sta a noi decidere cosa vogliamo fare negli ultimi due mesi di lavoro. Sono riuscito a sbloccarmi anche mentalmente a Marassi, dietro c’è un lungo lavoro. Momenti bui alle spalle? Piano… Sappiamo bene com’è la B. Vinci due gare di fila e sei lassù, ne sbagli due e sei giù. Servono concentrazione ed equilibrio, vivendo bene il presente, ragionando gara dopo gara. Puoi perdere o vincere con chiunque. Le difficoltà personali mi hanno reso più forte? Fortissimo. Ho ripensato alla mia carriera, all’amore per questo sport che mi è mancato da impazzire. Perciò voglio ringraziare due persone che mi sono state vicine, non pensavo di uscirne: il mio neuroathletic trainer Michele Cicia e il mio fisiatra Luca Terzi.
Sinisa è stato il mio primo allenatore fra i professionisti, mi ha fatto capire cosa significasse avere il sangue agli occhi. Giampaolo mi ha voluto fortemente: dovevo andare al Pisa, ma lui e Quagliarella mi avevano detto di restare. Mi spiace non averli aiutati. Pirlo? Averlo qui è un grande onore. Mi dà tanta fiducia, anche nei momenti delicati. Mai dubitato della squadra. Conosco il valore del gruppo: gli infortuni non ci hanno aiutato, ma siamo sempre rimasti compatti. Il destino è nelle nostre mani. Un vantaggio giocare 6 gare su 9 contro squadre sotto in classifica? No, perché abbiamo perso diverse partite in questo modo. Forse credo che si debba stare più concentrati proprio contro questi avversari. Vedo come un onore poter indossare questa maglia: è la più bella del mondo, qui ci sono un gran pubblico e uno stadio stupendo. Sfruttiamo tutto questo a nostro favore. Serie A? Abbiamo le carte in regola per dire la nostra. Quest’anno mi avevano detto che mi sarei dovuto rioperare, Terzi mi ha ribadito che dovevo solo andare in campo e ritrovare la gioia di giocare al calcio. E così è successo.
Il Parma è in assoluto la squadra più forte, per qualità e valore della rosa. La sorpresa secondo
me è il Como, non pensavo avrebbe fatto così bene. Nel mio ruolo mi ha impressionato Pohjanpalo. Aveva segnato tanto l’anno scorso, si sta ripetendo. Un vero bomber”.