Cosenza, Delvecchio: “In questa piazza sarebbe venuto qualsiasi DS. Vogliamo un allenatore con il fuoco dentro”
Anche il nuovo uomo mercato dei Lupi si dimostra più che carico per la nuova avventura in riva al Crati
Anche Gennaro Delvecchio, neo direttore sportivo del Cosenza, si è presentato quest’oggi ai sostenitori rossoblù intervenendo in conferenza stampa al fianco di Eugenio Guarascio e Giuseppe Ursino.
Ecco quanto evidenziato da TifoCosenza.it:
“Voglio iniziare con dei ringraziamenti. Innanzitutto il Verona, il presidente Setti e il direttore Sogliano, che mi hanno permesso di venire qui a Cosenza, avendo un contratto in essere. Poi al presidente Guarascio, in questa piazza sarebbe venuto qualsiasi direttore sportivo, ce n’erano altri più blasonati di me. Se è stata fatta questa scelta, devo esserne orgoglioso. Io ho una caratteristica, la coerenza. Ci distingueremo con la sincerità, come ha detto il direttore Ursino. Darò tutto me stesso, è un’opportunità veramente importante, sia per la tifoseria che per la provincia. Basta vedere i numeri, una delle più importanti della B. Non poteva capitarmi niente di meglio. Lavoriamo già da una settimana e lo faremo giorno e notte.
In questo momento, se parliamo di progetto tecnico, non possiamo partire dai calciatori ma dall’allenatore. Ci sono club con strapotere economico, qui c’è un presidente che lavora con passione. C’è un budget al quale ci dobbiamo attenere. Parleremo di Tutino e del progetto una volta scelto l’allenatore. Sui nomi si può leggere di tutto. La cosa più importante è che venga un allenatore con emozione, con voglia. Qui c’è passione, bisogna avere una garra non indifferente. Non abbiamo un identikit ben preciso, l’importante è che ci trasmetta qualcosa. Se Ursino è venuto qui dopo tre anni di corteggiamenti, c’è un motivo. Sono stati accostati tanti nomi al Cosenza, ce ne sono di interessanti. Ma serve qualcuno che abbia dentro il fuoco. La valutazione sarà fatta con molta sensibilità, avremo un confronto quotidiano con il presidente e con Giuseppe, per capire quale sarà il profilo giusto per questa piazza.
La rosa la conosco molto bene, perché ho osservato con attenzione il campionato di Serie B. C’è una buona base di giocatori. Non avrò paura a vedere anche nei campionati esteri. L’obiettivo è anche trovare qualche giovane forte, che diventi un patrimonio per la società. Non mi preoccupa se oggi non abbiamo tanti giocatori, comunque il resto lo vedremo dopo aver scelto l’allenatore. La priorità è lavorare con i giocatori italiani e del settore giovanile. Se però vado a chiedere un 2004 in Italia, in A o in B, mi chiedono uno o due milioni di euro o anche più. Se vado in Portogallo o altrove, spendo un terzo o un quinto. Non possiamo precludere dal settore giovanile, ho anche parlato con Sergio Mezzina, ma è un lavoro a medio-lungo termine.”