Lecce, Dermaku: “A Vicenza sarà una battaglia, non dobbiamo pensare di aver raggiunto l’obiettivo”
DERMAKU LECCE VICENZA – Kastriot Dermaku, difensore del Lecce, ha parlato in conferenza stampa nella settimana che porta alla gara con il Vicenza, sfida decisiva per la conquista della Serie A dei giallorossi: con una vittoria sarebbero matematicamente promossi. Ma i veneti, alla ricerca disperata di punti salvezza, daranno tutto davanti al proprio pubblico. E Dermaku ne è consapevole, […]
DERMAKU LECCE VICENZA – Kastriot Dermaku, difensore del Lecce, ha parlato in conferenza stampa nella settimana che porta alla gara con il Vicenza, sfida decisiva per la conquista della Serie A dei giallorossi: con una vittoria sarebbero matematicamente promossi. Ma i veneti, alla ricerca disperata di punti salvezza, daranno tutto davanti al proprio pubblico. E Dermaku ne è consapevole, come dimostrano le sue parole, riportate da calciolecce.it:
“Sarà una battaglia, non dobbiamo pensare di aver raggiunto l’obiettivo, andiamo a fare la nostra partita come sempre. Sarà una partita difficilissima. Non dobbiamo pensare a che cosa accade altrove. Dobbiamo entrare in campo con l’obiettivo di vincere così come accaduto contro il Pisa. Conta solo vincere, senza fare calcoli”.
“Quando sono arrivato ad inizio anno avevo bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione, nel momento migliore, in cui stavo giocando con continuità ho avuto quel problema di appendicite inaspettato. Sono però sempre stato contento perché la squadra ha sempre fatto bene, ho lavorato in silenzio per cercare di farmi trovare pronto nel finale. Sono felice di essere protagonista in questo momento della stagione”.
“La Serie A l’ho già giocata. Questa potrebbe essere diversa e sicuramente potrebbe esser più piacevole perché ce la stiamo guadagnando sul campo nel corso di questo torneo”.
“Sono contento della stima del capitano. Nello spogliatoio non si può lasciare il lavoro solo ad una persona. Questo è un gruppo composto da giovani che devono crescere e che hanno bisogno di una mano. La nostra forza è sempre stata la competizione interna, ma anche la capacità di sostenerci tra di noi. Abbiamo sempre messo davanti il gruppo rispetto al singolo, solo così abbiamo potuto superare alcuni momenti difficili che ci sono stati. Siamo tutti sullo stesso livello, per fare un altro nome anche Blin si è sempre allenato al massimo ed è stato un grande esempio per i più giovani”.
“Anche in ospedale ho sentito l’affetto dei tifosi. Dopo l’intervento tanti infermieri e persone che erano vicine mi hanno sostenuto. Quell’esperienza mi ha fatto capire che anche nella provincia c’è grande sostegno nei nostri confronti. Contro il Pisa ci hanno dato una grandissima spinta, dall’inizio alla fine in modo incessante. Trovare, da avversario, un ambiente così non è mai facile, mi è successo in Serie C e immagino farlo a questi livelli”.
“La nostra forza è nella fase difensiva, a partire dagli attaccanti che si sacrificano tantissimo. La voglia di tutti ha fatto la differenza fino a questo momento, serve la corsa in più per un compagno. E’ riduttivo fare i complimenti solo alla difesa perché si gioca in undici. In nazionale ho dovuto marcare Kane, ma è un contesto fortissimo come la nazionale Inglese”.
“La settimana prima di Pisa è stata molto intensa perché arrivavamo dalla sconfitta di Reggio. A livello emotivo si sentiva la tensione di una partita importante. Tutta la settimana abbiamo lavorato bene e sapevamo che avremmo dovuto vincere anche grazie al sostegno dei tifosi”.
“La Traversa è stata inaspettata, perché era il primo pallone che toccava, qualche minuto dopo avrei potuto fare meglio anche io. Abbiamo però dato un segnale importante ai nostri avversari e infatti il gol è arrivato dopo pochi minuti. Al gol di Fabio (Lucioni, ndr) ero contento come per un mio gol, con lui c’è un grande rapporto”.