Di Carlo: “Dopo due anni il Parma ha capito come si fa. Vandeputte da Serie A, con me a Vicenza ebbe problemi fisici”
Il parere
Domenico Di Carlo, navigato allenatore con importanti trascorsi anche in Serie B, è intervenuto ai microfoni di TV Play per analizzare l’esaltante prima metà di stagione in cadetteria.
“IL PARMA MERITA IL PRIMO POSTO” – “Sicuramente il Parma dopo due anni, ha capito come bisogna vincere in Serie B. Oltre a un ottimo allenatore ha una buona squadra e si è calata in quella mentalità di non mollare mai ogni partita ed essere sempre sul pezzo. Oggi si sta meritando la prima posizione”.
“NON E’ UN CASO SE IL PALERMO HA FATTO TANTE RIMONTE” – “Il Palermo non molla mai, magari prende troppi gol e questo deve essere bravo Corini a migliorarlo ma segue alla lettera quello che dice l’allenatore perché quando recuperi non una volta ma due/tre volte al recupero non è un caso. Significa che c’è una mentalità da grande squadra e si è rimesso in una posizione di classifica consona per il loro obiettivo di classifica”.
“VANDEPUTTE GIOCHERA’ PRESTO IN SERIE A” – “E’ un giocatore che ha nella qualità, nella velocità e nel dribbling un qualcosa di diverso dagli altri. In Serie C ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, assist a non finire e tanti gol: ora si sta ripetendo in serie B. È un professionista, si cura molto e il suo obiettivo è arrivare in Serie A. Se continua come sta facendo ci arriverà sicuramente ed è nella squadra giusta perché il Catanzaro gioca molto bene e questo lo aiuta ad esprimersi al meglio. Con me al Vicenza in Serie B aveva avuto un problema fisico, non era riuscito ad avere continuità. Se fossi in lui rifiuterei qualsiasi richiesta e finirei la stagione a Catanzaro perché deve anche consolidarsi in Serie B, tempo ne ha: è un ragazzo giovane ma deve continuare il suo percorso di crescita”.
“PER ALLENARE IN SERIE A DEVI AVERE UN’IDEA DI GIOCO” – “Nel calcio moderno oggi c’è poca differenza tra la Serie A e B ma per arrivare ad alti livelli devi avere un’idea di gioco e condividerla con i tuoi calciatori avendo una grande continuità. La mentalità in serie A è fare risultato attraverso il gioco come abbiamo visto fare ad alcuni allenatori che, anche senza esperienza, propongono un’idea di calcio e fanno ottime cose. Il buon Stroppa se riuscirà ad arrivare in Serie A con la Cremonese sono convinto che, se la squadra sarà adatta, sicuramente con le proprie idee può fare bene”.
“LO SPEZIA STA PAGANDO ANCORA LA RETROCESSIONE” – “La retrocessione porta tanta negatività, ricostruire su tante sconfitte nell’anno precedente non è facile e la difficoltà di un allenatore è trasmettere un altro tipo di mentalità. Per esempio il Parma ci ha messo due anni nonostante avesse da subito una buona squadra. Quest’anno allo Spezia c’è bisogno di tempo e pazienza che alle volte a noi allenatori non si da tanto. Mi spiace tantissimo perché sono molto legato a quella piazza, spero che con questo nuovo allenatore nel mercato di gennaio possa succedere qualcosa. Secondo me la squadra ha buoni giocatori, ma manca la mentalità da Serie B”.
“IL BELLO DELLA SERIE B E’ CHE TUTTE LE PARTITE SONO IMPREVEDIBILI” – “La Serie B è un campionato affascinante, non c’è una partita semplice perché tutti possono vincere come possono perdere questo è il bello. E’ chiaro che ci sono alcune squadre costruite per poter giocarsi la Serie A, però ci sono altre squadre come il Cittadella che è la famosa sorpresa di questo campionato per dare fastidio sopra. Poi cito il Bari e la Sampdoria che secondo me ancora non hanno espresso il loro potenziale per vari motivi, ma nel girone di ritorno possono tornare sotto per lottare in alto”.
“OGGI IL LECCO E’ UN AVVERSARIO TOSTO PER TUTTI” – “Mi sorprende l’Ascoli che non pensavo potesse essere in quella posizione. La Feralpisalò si sta adattando adesso alla categoria, mentre il Lecco diciamo che si è adattato meglio magari col cambio allenatore. Foschi aveva bisogno di tempo, ora è stato bravo Bonazzoli perché è dura per tutti giocare contro la sua squadra. Le squadre che occupano la parte bassa della classifica devono trovare continuità. Il Cosenza, a differenza degli anni precedenti, sta facendo un buon campionato: bisogna essere compatti, dare fiducia alla squadra e poi ha due attaccanti molto forti”.
“SONO PRONTO PER UNA NUOVA SFIDA” – “In questi mesi sono andato a vedere tante partite, mi aggiorno e cerco di farmi trovare pronto nel momento in cui ci sarà la famosa chiamata, sperando arrivi il prima possibile”.