Bari, Di Cesare: “Leggere che sia io a mandare via gli allenatori è brutto. Dispiace che escano tante cose dallo spogliatoio”
La conferenza stampa
Il Bari guidato da Federico Giampaolo (allenatore della Primavera fino a pochi giorni fa e che seguirà la prima squadra fino al termine della stagione) è alla disperata caccia di punti che possano permettere al club di rimanere in Serie B. Di questo molto altro ne ha parlato il capitano Valerio Di Cesare in occasione della conferenza stampa di presentazione alla prossima gara, in programma sabato 27 alle ore 16:15 contro il Cosenza. Queste le dichiarazioni riportate da pianetabari.com:
Momento e allenatori – “Neanch’io me lo sarei aspettato. Ci credevo, forse perché vedo spesso il bicchiere pieno. Venivamo da due vittorie consecutive, ci credevo, eravamo vicini ai playoff. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non mi aspettavo così e non ci avrei mai minimamente pensato. Io ho sempre creduto in tutti gli allenatori, anche in Iachini. Poi purtroppo i risultati non sono andati come ci aspettavamo e ora siamo in questa situazione”.
Parole Maita – “Non so quello che ha detto. È vice-capitano ed è libero di dire quello che pensa. Per me non c’è stato niente con Iachini. Ho letto di cattivo feeling, ma credo che siano i risultati ad aver determinato l’esonero. Quando le cose e le annate vanno male si dicono sempre le stesse cose. Ho 41 anni e penso di aver dimostrato qualcosa a livello di uomo. Leggere che sia io quello che fa fuori gli allenatori è brutto, ed è successo sia con Auteri, Mignani, Carrera che ora. Leggo di delegazioni di giocatori. Ho sempre portato rispetto verso tutti, sapete cosa provo per questa maglia. Dispiace che escano tante cose dallo spogliatoio, dovrebbe essere un posto sacro. Leggo di lamentele di troppo sala video, cose astruse”.
Quello che conta adesso – “Conta il Bari e la salvezza, è vita. Retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Sono le solite frasi fatte, ma bisogna andare oltre quello che uno ha. Essere concentrati dal primo al novantaseiesimo, visto che prendiamo ultimamente spesso gol all’inizio. Bisogna salvarsi e andare oltre. A Cosenza sarà una partita difficilissima, per me conterà tanto quanto o forse di più dell’11 giugno”.
Confronto con i tecnici – “Sempre. Ma io faccio il giocatore, non il dirigente. Sono basito che escano tante stronzate dallo spogliatoio. Non posso dire ai direttori fate tornare tizio o caio”.
Fuoco negli occhi? “Sicuramente. Come detto retrocedere sarebbe una tragedia”.
Contro il Cosenza – “Sarà tosta. Tutino lo metto al pari di Pohjanpalo, ci sono tanti giocatori forti. Mancano 4 partite e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Dispiace per i nostri tifosi, quest’anno è andata cosi. Sono contento che siano venuti a parlarci, ora serve remare tutti dalla stessa parte”.