Parma, l’ex Alberto Di Chiara: “I Ducali meritano di tornare protagonisti. Ansaldi un’arma in più. Circati? Sulla buona strada”
L'ex crociato sull'avvio del Parma
A pochi giorni dal derby l’ex terzino sinistro di Parma e Reggiana Alberto Di Chiara si è espresso in merito alla squadra di Fabio Pecchia e agli ultimi innesti da parte dei Ducali.
Queste le sue parole pronunciate a parmalive.com:
“I derby sono sempre particolari. Al di là dei valori delle due squadre, il Parma ha affrontato la partita a punteggio pieno. I derby sono sempre partite a sè, lasciano il tempo che trovano. Senza dubbio sarebbe stato importante per la squadra crociata, al di là di tutto, riuscire a far sua questa partita sia per rimanere a punteggio pieno sia per galvanizzare un ambiente, come Parma, che ha bisogno di riemergere e ritrovare entusiasmo. Ad ogni modo è stata un pareggio a reti inviolate senza troppi rischi, probabilmente non è stato un derby bellissimo sotto certi aspetti. Senza dubbio è andata meglio alla Reggiana questo risultato, che sulla carta certamente ci avrebbe messo la firma. Ad ogni modo questo era il primo derby dopo tanti anni in cadetteria, ci si aspettava un pò più di tensione come protagonista piuttosto che il gioco e la tecnica individuale”.
“E’ ancora presto per dirlo, ma mi pare sia un inizio abbastanza promettente. Lo scorso anno la squadra crociata è arrivata ai playoff, mentre quest’anno come minimo deve cercare di concludere ciò che non è riuscita a concludere la scorsa stagione. Il Parma merita di ritornare a essere protagonista. Quest’anno credo che abbia la possibilità per farlo. E’ ancora presto per dare giudizi definitivi perchè il campionato cadetto è lunghissimo, possono esserci dei momenti di défaillance. In questo momento è importante mantenere il più possibile la continuità di rendimento e soprattutto di risultati per centrare l’obiettivo della promozione”.
Così ha poi risposto alle domande su Alessandro Circati e Cristian Ansaldi: “Circati è un giovane difensore, si sta distinguendo, sta prendendo la strada buona. E’ ancora presto per fare discorsi definitivi, ma quando si sente parlare di un giovane difensore che sta facendo bene, credo che sia auspicabile che continui a crescere e che venga coltivato nella miglior maniera possibile. Mi pare che Parma sia l’ambiente giusto per coltivare giocatori importanti”.
“Le fasce sono un pò il mio debole. Le fasce servono un pò per cercare di avvolgere il gioco e cercare di arrivare sul fondo per creare pericolo alla squadra avversaria. Avendo un giocatore in questo ruolo come Ansaldi, che ritorna con voglia ed entusiasmo, è sicuramente un’arma in più per questo Parma. La squadra crociata ha iniziato col piede giusto, nonostante ci sia stato questo mezzo passo falso con la Reggiana“.
Sulle scelte di Pecchia: “In questo momento Pecchia deve valutare, il tecnico crociato deve scegliere giocatori che sono nelle migliori condizioni. L’inizio della stagione comporta che qualcuno sia più in ritardo dell’altro. Credo che la scelta, in questo momento, sia stata fatta in base alla forma fisica, cosa che dovrebbe avvenire sempre nell’arco dell’anno: penso che sicuramente durante l’intera stagione ci saranno degli alti e bassi. In questo momento non si possono giudicare le scelte del tecnico ducale. Se Pecchia ha fatto questa scelta, sicuramente in parte sarà legata anche a un discorso fisico. Credo che per ora questa scelta possa essere “giustificata””.
Sul Gianluca Di Chiara: “Mi hanno scritto tante cose in merito a ciò. Spesso e volentieri lo reputano come mio nipote o parente. Gianluca Di Chiara gioca nella mia stessa posizione, ha fatto un percorso simile al mio, soprattutto in questo momento a Parma; inoltre lui era stato anche a Lecce. Io mi auguro che Gianluca Di Chiara faccia bene, lui è un terzino sinistro promettente e ha una certa esperienza. Al di là dell’omonimia di cognome, penso che dall’altra parte ci voglia anche Benarrivo, così completiamo l’opera. Sarebbe un “ritorno al futuro” (ride ndr)”.
Infine si è espresso sulla promozione: “Quantomeno il Parma deve cercare di raggiungere questo obiettivo. La squadra crociata ha la possibilità di farlo, ha una società che deve lavorare per il raggiungimento di questo obiettivo. Il campionato di Serie B è un campionato lungo e difficile. Oltre alla bravura tecnica dei giocatori, deve esserci anche l’esperienza di categoria che fa la differenza. Io credo che il Parma debba puntare assolutamente alla Serie A, mentre i playoff come traguardo minimo”.