Covid-19, Di Cintio: “Protocollo dai costi troppo elevati per la Serie B”
DI CINTIO COVID-19 PROTOCOLLI – Cesare Di Cintio, avvocato e tra i massimi esperti di diritto sportivo a livello nazionale, è tornato a parlare dell’emergenza Covid-19 e della possibile ripresa dei campionati: “La ripartenza? Per la Serie A, a mio avviso, qualche speranza in più di ripartire c’è. La situazione – come riferito al Corriere […]
DI CINTIO COVID-19 PROTOCOLLI – Cesare Di Cintio, avvocato e tra i massimi esperti di diritto sportivo a livello nazionale, è tornato a parlare dell’emergenza Covid-19 e della possibile ripresa dei campionati: “La ripartenza? Per la Serie A, a mio avviso, qualche speranza in più di ripartire c’è. La situazione – come riferito al Corriere Adriatico – è ancora molto delicata. Rispetto alla Serie B, i club di Serie A possono contare, quasi tutti, su centri sportivi in grado di ospitare le intere squadre. Chi invece non possiede un centro sportivo, potrà affittare foresterie dove allenarsi e poi pernottare. In Serie B non so quante squadre ne possiedono già uno e quante altre avranno la disponibilità per affittarne. Per la serie minore tutto si scontra con i costi elevatissimi del protocollo di sicurezza. Permettere a 60-70 persone – come riporta anche www.tuttomercatoweb.com – di lavorare nella massima sicurezza possibile, non sarà facile per nessuno. Nel calcio il rischio è molto alto, dunque, lo stesse datore di lavoro, si deve porre la domanda senza dimenticare che è il responsabile dei suoi dipendenti. Io sono favorevole alla ripartenza, purché si applichino alla lettera i criteri dettati dalla stato. E’ importante tenere in considerazione anche il parere medico. I protocolli della FIGC e dei medici sportivi dovranno uniformarsi. Cosa accadrebbe se si fermasse il campionato di Serie B? Stiamo valutando diverse ipotesi. In Messico e in Olanda hanno bloccato promozioni e retrocessioni. Se succedesse in Italia, si potrebbero cristallizzare le classifiche, con le squadre tutte ferme allo stesso numero di partite disputate. Ascoli e Cremonese hanno una partita in meno? Qui nascerebbe la prima discussione. Ma la linea potrebbe essere tracciata per tutti alla ventiquattresima giornata, evitando così possibili ripercussioni. Ci saranno molti scontenti? Tutti temono i ricorsi, ma le scelte non si devono basare su questo. Qualsiasi decisione, presa in base all’imprevedibilità della pandemia, reggerà gli scontri in tribunale. Ciò che conta è che i criteri siano aderenti ai principi di trasparenza ed equità. Qualora si ripartisse, e poi il campionato venisse nuovamente interrotto, in quel caso non ci sarebbe più imprevedibilità dell’evento e allora sì che potrebbero sorgere proteste da chi si sentirà parte lesa.“