Parma, l’ex Di Gaudio: “La squadra è ottima. Ci metteranno poco a rialzarsi”
DI GAUDIO PARMA ANDAMENTO – L’ex ala del Parma Antonio Di Gaudio, ha parlato in esclusiva a Parmalive.com dell’attuale andamento della sua vecchia squadra. Queste le sue dichiarazioni: “Il motivo delle difficoltà? Da fuori le reali cause non le posso sapere, ma posso dire che la squadra è ottima. Una posizione di classifica come quella di adesso non si spiega. […]
DI GAUDIO PARMA ANDAMENTO – L’ex ala del Parma Antonio Di Gaudio, ha parlato in esclusiva a Parmalive.com dell’attuale andamento della sua vecchia squadra.
Queste le sue dichiarazioni:
“Il motivo delle difficoltà? Da fuori le reali cause non le posso sapere, ma posso dire che la squadra è ottima. Una posizione di classifica come quella di adesso non si spiega. Ecco, c’è da dire che quando retrocedi è sempre complicato calarsi nella nuova realtà, è vero, sono partiti un po’ male quest’anno, ma con la piazza che c’è, il tifo e l’organico che il Parma ha a disposizione ci metterà poco a riprendersi. Da quello che so e che mi hanno riportato i ragazzi che conosco, Maresca insegnava un ottimo calcio e faceva vivere bene la settimana ai suoi giocatori. Quello che dicono gli addetti ai lavori lui è che lui è uno che arriverà in alto. Iachini è uno dei migliori che c’era in giro: parliamo di un allenatore che ha allenato in Serie A e che ha già vinto tante volte in B, dove non è facile, e lui sicuramente può dare quel cambio di marcia che ora serve alla squadra. I tifosi del Parma lo sperano sicuramente ed io in primis. Promozione da calciatore? Quanti bei ricordi mi porto da quell’anno! Noi ragazzi di quella squadra, io, Frattali, Calaiò, Munari, Ciciretti, Scozzarella, Barillà e tutti gli altri, abbiamo una chat su WhatsApp che si chiama ‘Come noi nessuno mAi’, con la quale ci sentiamo ancora spesso: ci mandiamo qualche foto e ci facciamo qualche risata. Quello era davvero un gruppo fantastico. Ricordo che quell’anno in casa vincevamo quasi sempre e fuori ne abbiamo perse poche, riuscivamo spesso a portare a casa almeno un pari quando le cose si facevano dure, così da muovere sempre la classifica, e non farsi abbattere da delle sconfitte. Avevamo una squadra da Serie B, come si usa dire, eravamo davvero forti e con la testa giusta per fare quel tipo di campionato. Un’altra cosa importante è vincere gli scontri diretti: quello a fine stagione può fare la differenza. La squadra di quest’anno è forte, per cui perché non provarci? Son tutte lì attaccate: con 3 o 4 risultati utili di seguito ti ritrovi nel gruppone dei play-off. Siamo ancora a dicembre per cui è ancora lunga. Ad aprile/maggio poi si vedrà. Il campionato di B è tra virgolette un po’ bastardo, devi sudare ogni domenica. Non esistono partite facili o dall’esito scontato. Se vuoi arrivare in fondo da protagonista devi anche capire quando è meglio pareggiare alcune gare, piuttosto che rischiare di perderle. Bisogna sempre scendere in campo con la mentalità e la voglia di vincerle tutte, perché in B servono carattere e determinazione. Questo campionato mi piace molto e spero di poter tornare a giocarmelo con l’Avellino. Mi sta piacendo molto il Lecce: è una vera squadra di B, mi sembra molto forte e lo vedo bene. Il Pisa ha azzeccato un bel giocatore come Lucca ed è spinta da una grande tifoseria con un allenatore preparato. Poi c’è il Benevento che a parer mio, insieme al Parma, ha una delle rose più forti. Il Brescia, oltre che un buon organico, ha uno dei mister più bravi, per come vedo io il calcio. Il nuovo presidente ha allestito un’ottima squadra e si vede che è molto ambizioso. Questa è una proprietà importante, con capacità economiche che vanno al di là di quelle di tante squadre di Serie A. Ora ci vuole un po’ di pazienza e con il mercato di riparazione sono certo che arriveranno anche i risultati. Parma ce l’ho e ce l’avrò sempre nel cuore. A livello sportivo, come ti dicevo prima, la cosa che più mi è rimasta dentro è il gruppo che si era creato: era un piacere andare al campo ad allenarsi con dei compagni così, veri uomini e amici prima di tutto. Il Tardini, poi, è stato uno degli stadi più belli in cui ho potuto giocare nella mia carriera. Ho ancora davanti agli occhi la partita contro la Juventus: giocare contro Cristiano Ronaldo, con la cornice di pubblico di Parma, il calore che ti trasmetteva… Sembrava una giornata di festa, quello è stato davvero l’apice. Il sogno che ogni ragazzino coltiva, e quando poi accade ti chiedi se sta succedendo realmente. Inoltre ho anche comprato casa lì: un domani mi piacerebbe vivere a Parma. Ho tanti amici e mia moglie è innamoratissima della città. Siamo stati veramente, veramente bene!”.