Lecco, Di Nunno: “La B deve essere un’opportunità per crescere ancora”
Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, ha parlato su come procedere per conquistare la permanenza in B dopo tanti anni di sacrifici
Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, ai microfoni di Tuttosport, ha parlato della gioia indescrivibile per la promozione raggiunta ma anche delle nuove idee per crescere ancora. Il patron dei lombardi si è soffermato anche sul discorso stadio.
Ecco le sue parole
“Ho festeggiato con i miei collaboratori, il tecnico, i ragazzi: nessuno aveva voglia di riposare. La soddisfazione è tanta: nessuno ci credeva. Ci davano per morti, ma io ho sempre sostenuto che non eravamo inferiori”.
Il segreto – “La famiglia: la nostra è allargata, tutti si sentono coinvolti e felici di esserci nessuna primadonna. Il gruppo ha fatto la differenza: crearlo non è da tutti, noi siamo stati capaci di realizzare una coesione e una empatia unica”.
Sul futuro di mister Foschi – “Ha espresso il desiderio di continuare con noi, ha detto di sentirsi un po’ lecchese, non vedo perché si debba cambiare. Il suo contratto è in scadenza ma non dovrebbero sorgere problemi perché possa fare una categoria importante che si è conquistato. La città e la tifoseria lo adorano”.
Sul mercato – “Tra i rinforzi vorrei una dozzina di giovani che pescheremo da Inter, Milan, Juventus e Atalanta. Intanto proveremo a trattenere i vari Zuccon (arrivato proprio dalla Dea), Girelli (della Cremonese) e Bianconi (dell’Ancona)“.
Sullo stadio – “Giocare davanti i nostri tifosi è fondamentale, una bomboniera dove possiamo costruire la permanenza in B. A giorni sentiremo i responsabili della Federazione per capire di quali lavori necessita. Penso che il sindaco Mauro Gattinoni e l’amministrazione comunale non si faranno scappare l’opportunità: due generazioni di lecchesi aspettano di vedere una categoria da cinquanta anni, non devono prendere l’auto e fare chilometri per esserci vicini”.
La B come opportunità – “La Serie B deve essere un’opportunità per tutti, far capire quando sia bello questo angolo d’Italia”.