Lecco, lo sfogo di Di Nunno: “Il Perugia che si mette a fare ricorso è una vergogna. Poteri forti non mi vogliono dentro”
Lo sfogo di Di Nunno
Il presidente del Lecco Paolo Di Nunno ha parlato alla Gazzetta dello Sport con delle dichiarazioni al veleno, sfogandosi dopo la decisione del Consiglio di Garanzia di aver escluso i lombardi dal campionato di Serie B, con la riammissione del Perugia.
Queste le sue parole:
“È un incubo, e non so chi lo voglia. So soltanto che fino a settembre non cominceranno i campionati. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli: noi faremo la B. Andiamo avanti come se nulla fosse. E facciamo il mercato. Il 2 andremo al Tar e poi al Consiglio di Stato, bisogna solo aspettare. Io sono una persona onesta, non trovo tanta gente come me: io faccio le cose giuste, non quelle che mi dicono. Io ho vinto il campionato, sono una persona corretta, non ho rubato niente, gli altri fanno gli imbrogli. Il Perugia con i guai che ha avuto si mette a fare ricorsi: è una vergogna. La verità e che vogliono andare in B soltanto per vendere meglio la società. La verità è un’altra: ci sono poteri forti che non mi vogliono dentro, sanno che faccio casino. E di materiale per fare casino in questo mondo ce n’è in abbondanza. Ho fatto richiesta di proroga senza avere risposta. Come fanno a dire che non è valida? Lo dirà la giustizia ordinaria: non vale il silenzio assenso? Noi abbiamo fatto tutto in tre giorni, bastava avere quella proroga e tutto sarebbe stato risolto”.