Bari, Di Cesare: “Più rispetto per Pucino, guardate le presenze che ha in B! Tutti pendono dalle labbra di mister Longo, è un top”
Le dichiarazioni del vice DS biancorosso su momento e squadra
Il Bari è rinato: dopo un inizio di campionato difficile, i Galletti hanno saputo reagire alle difficoltà e ora sono in pieno momento di forma, con ben sei risultati consecutivi all’attivo. Merito del nuovo vestito biancorosso, cucito su misura da mister Moreno Longo e che rispetta al massimo la fisionomia della squadra pugliese.
Gli innesti provenienti dal calciomercato sono stati numerosi, ma sono stati tutti investimenti oculati e perlopiù dalla giovane età. Questa è stata la via scelta e percorsa dal DS Giuseppe Magalini e dal suo vice Valerio Di Cesare; quest’ultimo, intervistato da RadioBari, ha commentato l’inizio di campionato e dato la sua personale impressione su alcuni giocatori. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da PianetaBari.com.
FIDUCIA – “Parlando a Roccaraso dissi che, con l’arrivo di quattro o cinque elementi, ci saremmo divertiti. Sapevamo quello che stavamo facendo, io sono molto contento dei ragazzi e mi aspetto tanto da loro. Per me questa squadra può competere con tutti, l’abbiamo dimostrato domenica, perché non poter sognare? È prestissimo e sono fiducioso”.
LONGO – “Longo è un top, mi ha stupito l’identità che è riuscito a dare, i ragazzi lo seguono, tutti vanno a duemila all’ora“.
VICARI – “È giusto che faccia il suo percorso, non mi permetto di dare consigli sul modo in cui fa il capitano. Si fa sentire nel momento più opportuno“.
RUOLO – “Io sono presente nello spogliatoio, cerco di aiutare i ragazzi e dare consigli. Non essere più un calciatore è dura, adesso ho preso consapevolezza del fatto che certe emozioni non posso più riviverle”.
SORPRESA – “Chi mi ha sorpreso? Non voglio fare nomi, ora sarebbe facile, dico solo che Obaretin lo conoscevo meno e ha grandissime potenzialità”.
PUCINO – “Aggiungo un calciatore che a Bari non è ben visto ed è Raffaele Pucino, non solo perché è mio amico, ma ha più di trecento partite in B e viene schierato da ogni allenatore, ci sarà un motivo“.