Salernitana, Martusciello: “C’era paura e preoccupazione, ma non è mai mancato l’impegno. Su Dia si è creato un meccanismo ignorante”
Le dichiarazioni del mister granata dopo la rimonta al cardiopalma contro lo Spezia
La Salernitana passa il turno e raggiunge i sedicesimi di Coppa Italia, dove si troverà di fronte l’Udinese. All’Arechi la squadra di Martusciello inizialmente va sotto di due reti, accorcia le distanze con Kallon, ma viene subita rimessa a debita distanza da Soleri. Qua sale in cattedra il tanto contestato Boulaye Dia, che firma una doppietta con tanto di gesto polemico nei confronti dei propri tifosi. Ai calci di rigore è decisivo l’errore spezzino di Adam Nagy.
In conferenza stampa ha parlato della partita mister Giovanni Martusciello, che oltre all’analisi del match ha dovuto rispondere anche del caso Dia e delle vicissitudini societarie degli ultimi tempi. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da CalcioSalernitana.it.
ANALISI DEL MATCH – “Il risultato è la conseguenza di quanto abbiamo fatto in allenamento. Sappiamo che c’è tanto da fare, con una situazione non facile, con calciatori che sono venuti alla spicciolata. Nonostante tutto si sono viste le nostre certezze, soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo abbiamo regalato più volte la palla ai nostri avversari ma senza far mai mancare l’impegno. Non sono felice dei gol subiti e sta a noi lavorare e migliorare tanto. Il risultato ci dà stima e si spera che questa energia che vedo nello spogliatoio ora riesca ad arrivare anche ai tifosi”.
STATI D’ANIMO – “C’era preoccupazione e paura perché era la prima partita dopo la retrocessione. All’intervallo ho chiesto ai ragazzi di giocare spensierati. Questo è il gioco più bello del mondo, non si può avere paura. Quindi serve fare, creare, costruire. Nel secondo tempo, Kallon ha messo personalità tecnica che è servita per la rimonta. Lui è entrato bene e con personalità”.
DIA – “Me lo sono goduto in venti giorni senza vivere mai tutti gli aspetti negativi di cui si parlava. La gente si è sentita tradita e dispiace quando succedono queste cose. Si è creato un meccanismo ignorante nei suoi confronti. Dalla retrocessione ci sono scorie. Bisogna dargli atto che nonostante gli piovesse addosso di tutto ha fatto la sua partita. Non ci sarà più nella Salernitana. Si chiuderà la porta e si guarderà avanti“.
SOCIETÀ – “Non ci entro perché ho tanta roba da fare legata al campo. La mia unica preoccupazione è rivolto verso quello che ho a disposizione. Rispetto il lavoro di chi mi permetterà di portarmi giocatori. Poi sta a me farla giocare bene. Bisogna avere pazienza, non solo nella Salernitana”.