Mantova, Possanzini: “C’è troppo pessimismo, perdiamo di vista la realtà: quando sono arrivato 18 mesi fa c’era il nulla, ci vuole tempo!”
Le dichiarazioni del mister biancorosso
Niente da fare per il Mantova quest’oggi: nemmeno l’effetto Martelli aiuta gli uomini di Possanzini, autori di una gara scialba e senza acuti. I virgiliani vengono puniti dall’estemporanea di Iannoni e dall’errore di Festa, colpevolmente in ritardo su un tentativo tutt’altro che irresistibile di Laurienté.
Davide Possanzini, allenatore del Mantova, ha commentato la gara disputata contro il Sassuolo nel corso della consueta conferenza stampa post-partita. Pianeta Serie B era presente in sala stampa e propone di seguito le dichiarazioni integrali.
POSSANZINI POST MANTOVA-SASSUOLO
CLASSIFICA (DOMANDA PSB) – “La classifica attuale la mette in allarme? Si e no, ovviamente la guardo ma sono consapevole che ci sono ancora tante partite da giocare. Alla prossima andremo a Palermo a fare la nostra partita, come sempre, l’unica cosa da fare è continuare a lavorare”.
ANALISI – “Non sono d’accordo che il Sassuolo ci abbia dominato, loro hanno sfruttato le occasioni a differenza nostra. Non ho visto un Sassuolo superiore al Mantova, poi si fanno problemi più grandi della realtà. Abbiamo fatto una buona gara, con i nostri limiti ovviamente”.
PRESTAZIONE – “La squadra è stata sempre sul pezzo, loro ci hanno lasciato il pallino del gioco sapendo di poterci prendere d’infilata in contropiede. Li ho visti bene i miei, in fiducia, abbiamo faticato a trovare gli spazi, la differenza è stata tutta lì. La mia squadra l’ho vista alla grande. Vedo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo comunque provato a vincere la partita”.
CONFRONTO – “Confronto con il presidente? Non ho parlato con nessuno, perdere con il Sassuolo è normale. Avverto troppo pessimismo, noi giochiamo a calcio. Se poi per l’opinione pubblica per salvarsi bisogna giocare in altro modo, io non sono di questo avviso”.
MENTALITÀ – “È andata male dal punto di vista mentale, perché i nostri hanno qualità. Diventa un’opportunità, non una difficoltà confrontarsi con chi è più forte, ti fa alzare il livello”.
PERCORSO – “Noi giocavamo in Serie C l’hanno scorso, per il percorso ci vuole tempo. Non si può pensare di vincerle tutte come l’anno passato, sennò perdiamo di vista la realtà. Quando sono arrivato 18 mesi fa qui c’era il niente”.