Ascoli, Dionigi: “Conto molto sull’apporto di Scamacca e Trotta”
DIONIGI INTERVISTA – Dionigi, con 4 punti raccolti in 4 partite, sta cercando di lavorare al meglio per portare il suo Ascoli alla salvezza. L’allenatore dei marchigiani, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, forse sembra aver trovato la giusta quadra dopo Cosenza e, proprio da questo argomento, parte la sua chiacchierata con la testata milanese, a […]
DIONIGI INTERVISTA – Dionigi, con 4 punti raccolti in 4 partite, sta cercando di lavorare al meglio per portare il suo Ascoli alla salvezza. L’allenatore dei marchigiani, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, forse sembra aver trovato la giusta quadra dopo Cosenza e, proprio da questo argomento, parte la sua chiacchierata con la testata milanese, a seguire un estratto della sua intervista: “Mi ero fissato le prime due partite per trovare la strada giusta e conoscere da vicino giocatori che conoscevo solo da fuori. Così mi sono fatto un’idea precisa, lavorando più a livello mentale che tattico, anche se qualcosa lo stiamo mettendo dentro.”
Gli viene domandato, in seguito, se non fosse stato un rischio passare dalla difesa a 4 a quella a 3 visto il poco tempo per lavorare: “Sì, il tempo è poco, non è facile. Ma la base è quella. Ho imparato da Mazzarri alla Reggina, era un innovatore. O da Colomba e Ventura, poi ho studiato Gasperini e altri: mi ha sempre appassionato, mettendoci del mio.”
Su Scamacca: “La gioventù e la spensieratezza sono dalla sua parte e in questi momenti sono qualità utili: se continua così e migliora il futuro è suo, mi ricorda Ibra se mi passate il paragone. Conto molto su di lui e su Trotta, che ha fatto gol ed è forte. I giovani ti seguono di più, ci puoi lavorare anche nel breve periodo. Comunque ad Ascoli ho trovato anche giocatori esperti come Padoin e Troiano che hanno ancora tanto da dare, sono utili alla causa.”
Sulla quota salvezza: “Non ho guardato ancora la classifica, non voglio perdere energie a fare calcoli. Penso alla gara con la Salernitana.”
Si parla, infine, di Ventura: “Un maestro alla Sampdoria, mi faceva giocare in coppia con Palmieri, non andammo in A soltanto per un punto.”