5 Dicembre 2024

Palermo, Dionisi: “È arrivato il momento di dare continuità. Con la Carrarese non sarà facile”

Le parole di Dionisi

Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images - Via One Football

Dionisi, tecnico del Palermo, ha presentato la gara contro la Carrarese, in programma sabato alle ore 15. Queste le sue parole, riportate da Stadionews.it:

“Il calcio non è solo motivazione, possiamo cercare continuità di prestazioni e, a costo di diventare ripetitivo, è arrivato il momento di dimostrarlo. Con lo Spezia è stata una prestazione simile a quella contro la Sampdoria, ma è una partita passata e ora dobbiamo cercare di rimettere la stessa qualità con la Carrarese”.

“La squadra di Calabro sul proprio terreno di gioco è pericolosa, l’ambiente è caldo e il campo è sintetico. Dobbiamo rispettare l’avversario, non ti lascia giocare, quindi non sarà una partita facile. Ho detto alla squadra di non dare nulla per scontato, neanche dal punto di vista della formazione perché non è scritto da nessuna parte che ‘squadra che vince non si cambia’. Le caratteristiche della Carrarese, come l’ultimo allenamento, incideranno sulle scelte.

Spazio poi al cammino intrapreso dalla squadra: “Siamo nella direzione giusta, ma c’è ancora tempo e ci sono partite da giocare, dobbiamo dare risposte continue senza pensare che ci siano gare meno importanti. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, al di là del risultato”.

Dionisi infine si sofferma su alcuni singoli partendo dal centrocampo: “Per Saric non conosco ancora le tempistiche, ci sono stati alti e bassi nel suo percorso. Vasic meriterebbe di giocare dal primo minuto, sia lui sia Lund sono entrati benissimo nell’ultima gara anche se non giocare con continuità non li aiuta. Gomes dall’inizio? Ci stiamo lavorando, non escludo di farlo giocare insieme a Ranocchia. Segre? Non è la quantità degli inserimenti, ma la qualità e lui in questo è unico. Anche se non gioca più da vera e propria mezzala d’inserimento, ma quando si inserisce è molto efficace. L’attaccante deve lavorare per la squadra, fermo restando che vengono ricordati per i loro numeri. Devono continuare a lavorare e in questo modo arriveranno anche le reti, mentre la squadra deve continuare a produrre gioco per mettere gli attaccanti nelle condizioni migliori per segnare”.

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