Palermo, Dionisi: “Nessun caso Brunori. Il punto di partenza è buono”
La conferenza del mister
Tramite i canali ufficiali del Palermo è stata pubblicata la conferenza stampa dell’allenatore rosanero, Alessio Dionisi, dal ritiro di Livigno:
“Come ho detto, non vedevo l’ora perché poi allenatore vuole stare in campo con i giocatori per iniziare a testarli, a conoscerci soprattutto. Abbiamo appena iniziato, c’è da dire anche questo, abbiamo fatto qualche giorno a Coccaglio. Come sapete siamo arrivati da pochi giorni qua, l’accoglienza è stata ottima, il posto è ottimale, il clima anche; speriamo che non piova tutti i giorni però il clima è ottimale per allenarsi e anche il gruppo mi piace; poi è ovvio che non sarà il gruppo che dovrà essere comunque ultimato. Cambierà qualcosina però io sono contento sia della disponibilità che ho trovato che del clima che c’è, poi dovremmo migliorare anche questo, lavorare su questo, però diciamo che il punto di partenza è già buono.“
“Mi aspetto sicuramente dei passi in avanti a livello di conoscenza mio e dello staff verso la squadra e soprattutto dei giocatori, come ho già detto, per costruire un’identità; poi quando si parla di identità si pensa a come giocherà la squadra: per me come si riconoscerà in campo la squadra nella fase difensiva, nella fase offensiva e nelle difficoltà perché prima o poi l’avremo. Ovvio che ora sembra tutto bello e tutto più facile, faremo delle amichevoli, speriamo ci mettano in difficoltà, speriamo di fare già delle buone prestazioni. Non vorranno dire tutto, ma daranno già delle risposte su questo lavoreremo però abbiamo del tempo e non dobbiamo perderlo.“
“Segreti da un certo punto di vista credo che non c’è ne siano, ma non per quanto riguarda me, per quanto riguarda Palermo, ma per quanto riguarda questo sport. È ovvio che nella prima parte di ritiro si tende comunque a cercare di mettere un po’ di benzina nei giocatori perché vengono da un po’ di inattività, anche se ormai il giocatore che sta fermo un mese non esiste più. Sono arrivati tutti allenati, chi più e chi meno, però hanno fatto tutti qualcosa e nei primi allenamenti, nei primi test ce ne siamo già resi conto tant’è che nei primi lavori fisici, nei primi lavori atletici senza palla abbiamo già cercato di andare verso una situazione già uno step superiore rispetto al normale perché comunque i ragazzi sono arrivati con una buona condizione. Erano già abbastanza allenati quindi ovvio che nella prima parte ci sarà un pochino più di spazio per i preparatori atletici poi pian pianino questa parte verrà un pochino meno, ma insomma non è una cosa normale di tutte le squadre.“
“Diciamo che il clima è ottimale per allenarsi, poi magari da Palermo e per i palermitani siciliani è un clima un po’ atipico considerando il periodo della stagione.“
CORONA E PEDA – “Sono due ragazzi giovani, hanno percorsi diversi perché hanno anche già dimostrato le loro qualità in livelli diversi: Peda viene già un percorso di prima squadra e un buon percorso, ha fatto già un po’ di serie B e serie C; Corona invece deve affacciarsi ai grandi, ne ha già parlato il direttore sportivo nella conferenza stampa di presentazione e quindi è qua per far vedere quello che vale perché così possiamo rendercene conto anche noi. Al tempo stesso, appena si troverà la situazione ottimale, che non dipende da me ma dipende ovviamente dalla società e dal ragazzo e il suo entourage, dovrà andare a fare esperienza, quindi Corona non farà parte assolutamente poi vediamo.“
BRUNORI – “Non lo conoscevo come ragazzo, lo conoscevo come giocatore: non meno di 7/8 anni fa avevamo giocato contro, io da allenatore lui dal giocatore del Villa Biagio, quindi realmente forse lo conoscevo anche meglio di altri. Al tempo stesso, come ragazzo, mi sembra superficiale, per quanto mi riguarda, parlare se fa un sorriso in più o in meno. Si sta allenando bene, è un giocatore importante; mi sembra anche ovvio che la gente parli di lui visto che in questi tre anni ha dato tanto, dovrà continuare a dare in questi primi allenamenti. Sta dando, ma siamo solo all’inizio quindi io non vorrei fare un ‘caso Brunori’ perché per me non esiste, poi dopo come sarà il futuro, sarà quello che sarà, ma per quanto riguarda questa squadra non è dato da sapere. Sicuro è che di Brunori ha già parlato il direttore sportivo e mi associo totalmente perché c’è condivisione a quello che ha detto.“
“La speranza di ogni allenatore è allenare subito la squadra che avrà poi a disposizione nel suo campionato, ma questo e questo è quasi impossibile non per me, ma per tutti. È normale. Arriveranno i ragazzi nuovi, ma per me è più importante trovare disponibilità. Ne ho parlato ai ragazzi, ho chiesto poche cose: disponibilità e motivazione. Chi non ne ha si faccia da parte e chi arriva ne deve avere perché da quello dobbiamo partire; chi farà parte del Palermo è perché è stato ritenuto all’altezza da me, dalla società e dal direttore perché ci sarà condivisione dal primo all’ultimo giorno e c’è da quando sono arrivato. P poi parliamo di calcio e quindi anche serviranno anche organizzazioni calcistiche, ma non possiamo prescindere da questi due aggettivi e lo sto trovando nei vecchi, quelli che hanno già indossato la maglia del Palermo. Per me questo era importante, poi col tempo è già arrivato un ragazzo nuovo, la faccia nuova, è già arrivato tutto uno staff nuovo che non è poco per una squadra e quindi col tempo arriveranno anche i ragazzi nuovi, ma non per sostituire. Per aggiungere qualcosa perché, l’ho già detto e lo voglio ripetere, in questi tre anni questa in questi quattro anni questa squadra è cresciuta e ora bisogna cercare di fare un altro pezzettino. Non bisogna buttare a mare quello che è stato fatto, tutt’altro. La continuità sarà data, chi ha già dato dovrà continuare a dare e chi arriverà dovrà cercare di alzare il livello competitivo e, perché no, la qualità della squadra.“
GOMIS – “Ad oggi Sebastiano (Pigliacelli, ndr) non si sta allenando. È arrivato un giocatore altrettanto importante che sicuramente rientra nel nell’ottica di quello che ho appena detto: alzare il livello di competizione all’interno della squadra. Essendo un ruolo molto delicato e molto importante quello del portiere abbiamo deciso insieme con la società di alzare il livello competitivo. È arrivato un portiere di livello, che ha esperienza, è arrivato con grandi motivazioni. Questo è l’obiettivo che abbiamo in un po’ in tutti i reparti. Non chiedetemi in quali perché non voglio entrare nei dettagli, però abbiamo le idee chiare su questo poi dopo i giocatori non si conosce mai fino in fondo fin quando non li si allena. Io son contento dell’arrivo di Alfred come son contento la disponibilità che ho trovato degli altri portieri più e meno giovani, perché poi ci sono anche due ragazzi giovani aggregati, e stanno dando il loro contributo perché c’è bisogno di tutti anche in questa prima parte come poi durante tutto il campionato.“
SARIC – “Mi aspetto tanto da chi ha già dato e mi aspetto altrettanto da chi è nuovo o ex novo. Lui lo definirei ex novo visto che ha giocato qua, poi ha avuto una parentesi lo scorso anno in Turchia. Voglio sottolineare che doveva rientrare il 6, ma ha deciso lui di rientrare tre giorni prima per aggregarsi. Questo non è che vuol dire che entrerà nelle grazie dell’allenatore, però in quanto a disponibilità e motivazioni mi sembra che abbia già dato un bel messaggio e quindi deve continuare a dimostrare. Ci stiamo allenando da pochi giorni, ma sono contento del supporto, sono convinto che le sue qualità potranno essere molto molto utili in questa squadra.“
MANCATE DICHIARAZIONI DI BRUNORI – “Io non c’ero quando si è montato il caso, non facevo ancora parte di questo club e quindi non posso rispondere per parole altrui, ma associarmi a tutto quello che ha detto il direttore. Sapete la linea di questa società e la condivido, da qui in avanti sentirete parlare tanto me poco tutti gli altri, di conseguenza anche i giocatori quando saranno chiamati in causa dalla società. Non vedo il motivo di parlare di Brunori perché è un giocatore molto importante per questa squadra, però al tempo stesso non posso fare una conferenza e parlare ogni volta per il 50/60/70% di Matteo perché poi verrei meno al mio mestiere che è quello di parlare della squadra, non di un singolo giocatore. Anche se importante non sposta mai quanto tutto il resto della squadra.“