Dos Santos: ”Bari piazza esigente. Con la Cremonese grande occasione”
Le parole del doppio ex di Bari-Cremonese
Il Bari è pronto affrontare domani sera una partita fondamentale contro la Cremonese. Claiton Dos Santos, ex giocatore di entrambe le squadre, ha commentato la partita nel PianetaBari Talk su Twitch.
Claiton, per lei 2 anni a Bari e 3 a Cremona. Che partita si aspetta domani?
«Sarà una gara abbastanza complicata. La Cremonese viene da due risultati negativi che le avrebbero permesso di avvicinarsi ulteriormente al Parma e comunque consolidare il secondo posto, il Bari necessita pesantemente di punti. I punti più pesanti sono per il Bari a livello di classifica. Ovviamente quando si giocano queste partite così, gli stimoli soprattutto per le squadre che sono indietro vengono da soli. La Cremonese ambisce alla Serie A, per cui preparare una partita così alla fine mentalmente diventa abbastanza semplice. Se il Bari metterà in campo il piglio giusto, l’agonismo giusto e una buona compattezza di squadra, potrà ambire ad un risultato pieno».
Che effetto le fa vedere il Bari lottare per la salvezza come ai suoi tempi?
«Erano anni diversi, dove anche a livello societario si faticava parecchio, però c’era un grandissimo gruppo, dal grandissimo spirito. Sinceramente non mi aspettavo di vedere il Bari in questa situazione, soprattutto conoscendo l’importanza della società che ha alle spalle il Bari. Non mi aspettavo una classifica così, dove bisogna lottare per uscire fuori dalla zona retrocessione o quantomeno dal play-out. Però sicuramente Bari è una piazza complicata, con tifosi esigenti, quindi magari sono stati fatti proclami un po’ diversi a inizio stagione, con una rosa non completamente adeguata per il salto di categoria. Al di là di tutto dispiace vederla così in fondo, perché comunque sono molto legato alla piazza, ma soprattutto alla maglia».
Claiton in carriera ha vissuto questi momenti. Qual è la chiave per tirarsi fuori da queste situazioni?
«Innanzitutto devono trovarla velocemente, perché comunque mancano davvero poche partite. Arrivare alla fine in una situazione così è davvero complicato. Io ho vissuto una situazione simile il primo anno a Crotone, oltre che a Bari. Si esce di gruppo, non si può prescindere da un singolo giocatore, perché in questi momenti la forza è il gruppo. Mi auguro che non ci siano problemi all’interno dello spogliatoio, perché altrimenti sarebbe davvero difficilissimo pensare a una salvezza. Tuttavia in questo momento, se il gruppo è unito, se il gruppo è coeso, possono venirne fuori. Il lavoro del gruppo, la forza del gruppo poi esaltano ancora di più le caratteristiche singole di ogni giocatore e quindi possono esprimersi al meglio in questo rush finale, che per loro è vita in ottica salvezza».
La Cremonese viene da 2 ko consecutivi. Momento no o solo episodi casuali?
«Magari stanno attraversando anche loro un momento no, perché comunque hanno fatto una grandissima cavalcata finora. Davanti c’è una lotta pazzesca fra le prime cinque: Como,Venezia, Catanzaro, il Parma magari è quello che sta più sereno. C’è una lotta continua, ma già da 15 giornate, quindi anche loro magari hanno tirato la carretta finora e di consegunza ci sta un momento di appannamento. Nonostante ciò resta una grandissima squadra con una rosa molto molto valida e quindi io penso che il Bari deve sfruttare questa occasione. Domani bisogna spingere forte per cercare di mettere subito in difficoltà la Cremonese».
Ma il Bari è in grado di mettere in difficoltà la Cremonese?
«Il momento è molto complicato, però quando sei in difficoltà e giochi con le prime della classe, la prepari mentalmente in modo diverso perché sono partite diverse. Tutti vogliono giocare e far bene, mettersi in mostra e rimettersi in gioco. Io penso che il Bari domani ha una grandissima occasione da sfruttare. Cercheranno sicuramente di fare una grande partita, ma dovranno farlo da squadra. Non possono prescindere da un singolo giocatore, quindi se metteranno in campo una buona compattezza di squadra, un ritmo alto, secondo me possono fare risultato con la Cremonese».
L’ambiente del San Nicola non sarà dei più semplici…
«Bari è una piazza esigente. Quando le cose non vanno bene, ma soprattutto quando le cose vanno bene, l’applauso arriva sempre. Devono essere liberi mentalmente e sereni, sapendo che sono in un momento complicato. In questo momento penso che la squadra abbia bisogno anche del pubblico, perché comunque il far bene, mantenere la categoria, penso che sia un bene comune. Poi dopo, una volta raggiunta la salvezza, l’anno prossimo si penseranno altre soluzioni. I giocatori vanno e vengono, ma il tifo vero e proprio rimane sempre. Penso che sia anche un interesse della piazza e del pubblico la permanenza».
Claiton conosce bene Bellomo e Maiello. Possono ritornare utili in questo finale?
«Conoscendo Nicola so che ci tiene moltissimo alla maglia e alla piazza, quindi secondo me può essere un elemento importante sia in campo, ma anche e soprattutto all’interno dello spogliatoio. Nicola può far capire qual è l’importanza del Bari e della Bari. Sia che giochi o non giochi, comunque lui deve essere un fattore importante per la per la squadra e per la piazza. Allo stesso modo Maiello, nel suo ruolo ci sono pochi giocatori come lui, ha pesato molto il suo infortunio. Se non può essere protagonista all’interno della partita, deve rendersi protagonista all’interno degli spogliatoi durante la settimana e durante il sabato nella partita, per far capire cosa significa la piazza e la maglia del Bari».
Bari salvo e Cremonese in A il giusto compromesso?
«Io sarei davvero felice perché comunque sono due piazze dove sono stato benissimo e a cui sono molto legato. Mi auguro davvero che il Bari possa raggiungere questo obiettivo, minimo per una piazza così importante».