DS Pordenone: “Il mio colpo migliore? Tesser, ci siamo capiti al volo”
Matteo Lovisa, direttore sportivo del Pordenone, si racconta in una lunga intervista ai microfoni de Il Gazzettino. Il dirigente dei neroverdi si sofferma sul suo lavoro: “Sono un malato di statistiche, memorizzo tutto con facilità. Si parte sempre dai numeri, impressi nella mente, per poi trasferirsi sul campo. Credo che la mia sia una vocazione. […]
Matteo Lovisa, direttore sportivo del Pordenone, si racconta in una lunga intervista ai microfoni de Il Gazzettino. Il dirigente dei neroverdi si sofferma sul suo lavoro: “Sono un malato di statistiche, memorizzo tutto con facilità. Si parte sempre dai numeri, impressi nella mente, per poi trasferirsi sul campo. Credo che la mia sia una vocazione. Inizia tutto dai video. Ore e ore passate a visionare filmati, a rimandare indietro un’azione per vivisezionarla. È un lavoro che richiede pazienza. Poi inizia la seconda fase: in media ogni fine settimana vedo dal vivo tre partite, ma posso arrivare anche a cinque, dipende dagli orari. I numeri contano, poi bisogna arrivare allo stadio e confrontarli con l’impressione visiva. Il mio colpo migliore? Aver portato Attilio Tesser a Pordenone. Io ho 23 anni, lui 61. Tra noi ci sono tante generazioni, ma ci siamo capiti al volo“.