Empoli, Romagnoli: “La lunga serie positiva che abbiamo alle spalle è un vantaggio ma ora pensiamo alle prossime gare”
Simone Romganoli, ha parlato dell’andamento della squadra e dell’ottimo momento che sta vivendoe a Azzurro Mania, trasmissione televisiva in onda su Antenna 50. Queste le sue parole: “Stiamo bene, direi che siamo nel pieno del campionato e stiamo facendo buone cose. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, con lo scopo di continuare questo andamento, […]
Simone Romganoli, ha parlato dell’andamento della squadra e dell’ottimo momento che sta vivendoe a Azzurro Mania, trasmissione televisiva in onda su Antenna 50. Queste le sue parole: “Stiamo bene, direi che siamo nel pieno del campionato e stiamo facendo buone cose. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, con lo scopo di continuare questo andamento, soprattutto in fatto di prestazioni. Se mi aspettavo un andamento simile? Sinceramente quando si comincia, si fa sempre con ambizione, anche se poi non vengono sbandierate, ma ci sono anche tante incognite. Penso che l’ambizione sia normale in ognuno di noi, come è anche normale che tante cose le puoi scoprire solo strada facendo, conoscendo i compagni, vedendo il campionato e tante cose. Le prossime gare sono entrambe molto difficili da affrontare, perché molto vicine. Ora pensiamo al Vicenza, una squadra molto unita, con grande spirito di gruppo e quindi difficile da affrontare. In realtà questa caratteristica è comune a tante squadre del nostro campionato e questo rende il campionato di quest’anno particolarmente difficile. Il Vicenza è una di queste e infatti dovremo fare una partita coraggiosa e da squadra, perché affrontiamo un’altra squadra unita, che lotta e che ha anche qualità e le sa sfruttare al meglio, rimanendo sempre in partita. Ora, chi avrei preferito? In realtà non stiamo a preferire, perché ogni partita ha le sue difficoltà e i suoi vantaggi. Quindi adesso affrontiamo questa, per quelli che sono i suoi vantaggi e per quelle che sono le sue difficoltà. Non tenderei a fare una considerazione di quel tipo con tutti i risultati utili, siamo solo 4 punti; in realtà, i giudizi vengono sempre molto condizionati dal trend finale, dall’ultima partita, dalla penultima, dalle ultime due. Nel lungo periodo, la cosa più importante è mostrare continuità di prestazioni buone. Poi ci sono i momenti in cui raccogli di più in poche partite e i momenti in cui questo non succede, ma l’importante è continuare a seminare, perché questo dà la garanzia di fare un buon lavoro e alla fine di raccogliere. Quale pareggio non ho digerito? Sinceramente io li ho digeriti tutti, ma tutti noi come squadra li abbiamo digeriti. Poi ci sono stati episodi che, per tutto l’ambiente e la tifoseria, sono stati contestati, ma noi siamo di un altro parere: siamo del parere di essere noi a determinare le partite e di non dover dipendere dagli episodi. Noi abbiamo l’intenzione sempre di creare un gioco, delle occasioni, che ci permettano di non essere dipendenti dai singoli episodi. Questo non è facile, non sempre riesce, ma è quello a cui vogliamo tendere. Credo che la lunga serie positiva che abbiamo alle spalle sia un vantaggio, perché è comunque un attestato, un riconoscimento, anche dal punto di vista dei punti, di quello che è il lavoro quotidiano che facciamo. È un punto a favore ed è difficile affrontare certe partite quando si viene da un lungo periodo negativo, con il pallone che scotta e dove si deve essere bravi a gestire certe tensioni. Chi ha più possibilità di risalire tra le squadre del gruppone dei playoff? Ci sono tante squadre temibili, quasi tutte lo sono perché hanno le loro armi, sanno far bene il proprio gioco, pur molto diverso da squadra a squadra e tutte daranno del filo da torcere alle altre. Certo, le favorite di inizio anno sono il Lecce, la Spal, il Monza. Non dimentichiamoci che sono quelle che, prima dell’inizio del campionato, tutti quanti davano come le squadre che dovessero lottare per la promozione diretta. Possibilità di fuga? È possibile che ci sia come no. Cerchiamo di affrontare ogni partita per vincerla anche se non sempre ci riusciamo. A volte gli avversari sono bravi, a volte noi non riusciamo a esprimere il nostro gioco al meglio. Anche se devo dire che ci avviciniamo sempre molto ad un livello buono di prestazioni e ovviamente cerchiamo di vincere ogni partita che affrontiamo. Però ecco non pensiamo così lontano, pensiamo solo alla prossima partita. Il resto sarebbe tutto uno sviare l’attenzione da quello che realmente possiamo fare. Abituati a giocare senza pubblico? Purtroppo sì, è così tanto tempo che giochiamo senza pubblico che, non dico che siamo abituati, ma ormai le partite hanno preso questa fisionomia, che è molto diversa da quello che è il calcio che tutti vogliamo. Io spero con tutto il cuore che quanto prima si riesca a portare la gente allo stadio, perché il calcio è fatto per essere giocato e per essere seguito e le due cose vanno necessariamente insieme. Il fatto che oggi manchi una di queste due cose penalizza molto, soprattutto il campionato di Serie B, dove la fruizione dello spettacolo è molto più legata al territorio, a differenza della Serie A, che spesso è vista anche per vedere il campione, per vedere la partita di cartello. Invece i campi un po’ più di provincia sono campi che vivono del proprio pubblico, di appassionati, di tifosi e secondo me, soprattutto a questo livello, è una parte imprescindibile del calcio”.
Fonte: empolifc.com