SPAL, Esposito: “Un sogno essere in Nazionale. Jorginho è formidabile”
ESPOSITO SPAL – Salvatore Esposito, centrocampista della SPAL, è intervenuto in sala stampa direttamente dal ritiro della Nazionale maggiore soffermandosi sul suo percorso, sulle ambizioni future e sulle sensazioni suscitate nel classe 2000 dalla prima convocazione con i “grandi”. Queste – riprese da TMW – le sue parole: “Io ho preferito non fare la Primavera […]
ESPOSITO SPAL – Salvatore Esposito, centrocampista della SPAL, è intervenuto in sala stampa direttamente dal ritiro della Nazionale maggiore soffermandosi sul suo percorso, sulle ambizioni future e sulle sensazioni suscitate nel classe 2000 dalla prima convocazione con i “grandi”. Queste – riprese da TMW – le sue parole:
“Io ho preferito non fare la Primavera e andare a giocare in Serie C, sentivo l’esigenza di andare a giocare imparando il sacrificio e il lavoro quotidiano. Nelle Primavere sei più coccolato e andando fuori ti costruisci un’esperienza diversa. Ho deciso di fare questa esperienza e lo consiglio a tutti coloro che fanno la Primavera, è una esperienza molto formativa. Perché non ci sono le squadre B? Non so, come detto prima io ho preferito fare un campionato di C ma sono argomenti che vanno oltre le nostre competenze”.
Sulla possibilità di giocare contro Inghilterra e Germania
“Io ad aspettarmi non mi aspetto nulla, per me è un sogno essere qui. Nei primi due giorni ho visto Jorginho che è un giocatore formidabile, così come Cristante e gli altri centrocampisti. Per me stare qui è motivo di orgoglio, voglio imparare da questi giocatori qui. Spero nell’esordio, sarei nel caso il più felice del mondo, ma non mi aspetto nulla. A chi somiglio di più tra Jorginho e Cristante? Paragonarmi a uno di questi due è una follia, non mi permetterei mai. Forse per caratteristiche somiglio più a Jorginho, ma il giocatore a cui mi sono sempre ispirato è Daniele De Rossi”.
Sulla proposta di gioco degli Azzurri
“Prima la vedevo in tv, giocava benissimo questa squadra. Se cambiano gli interpreti cambiano un po’ anche le caratteristiche ma non mi sembra che questa squadra cerchi qualcosa di diverso”.
Sull’importanza di questa esperienza
“Importantissima, la più importante della mia vita. Siamo fortunati ad avere un CT come Mancini, è l’unico ad aver messo gli occhi sui giovani in questo modo e questa cosa può far suonare un campanello d’allarme perché sono davvero pochi i giovani che giocano in Serie A”.
Sull’Inghilterra, nostro prossimo avversario
“Abbiamo iniziato a preparare la partita, abbiamo visto dei video ma la cosa più importante sarà proseguire con questo spirito e con questa voglia di andare avanti”.
Su cosa serva ai giovani
“Fiducia, è la cosa basilare per un giovane. Non è che un giovane deve giocare per forza, ma il fatto di poter sbagliare è fondamentale. Lo disse anche Barella: lui è un giocatore formidabile, sbagliando non si diventa tutti Barella ma poter sbagliare è fondamentale. Bisogna sfruttare al massimo le occasioni a disposizione, Nicolato e Mancini ci stanno aiutando molto nella possibilità di accettare la nostra crescita, ma dobbiamo dimostrare in campo di essere giovani validi”.
Sul fatto che alcuni calciatori abbiano lasciato il ritiro azzurro nei giorni scorsi
“Questa è la maglia più importante per chi fa questo sport, tanti hanno avuto problemi fisici ma c’è da escludere che qualcuno abbia voluto rinunciare di proposito a questa Nazionale”.