Ezio Capuano: “Allenare la Salernitana? A livello motivazionale sarei stato più forte di Mourinho e Guardiola messi insieme”
Ezio Capuano Salernitana – Intervenuto telefonicamente durante la trasmissione TuttoGranata, il tecnico Ezio Capuano ha parlato della Salernitana e del suo futuro. Ecco le sue parole apprese da tuttosalernitana.com: “Iniziai nono, mi trovai secondo e mi hanno esonerato. Bastavano due pareggi per andare in B. Quando c’è un cambio in panchina dispiace sempre, ma i […]
Ezio Capuano Salernitana – Intervenuto telefonicamente durante la trasmissione TuttoGranata, il tecnico Ezio Capuano ha parlato della Salernitana e del suo futuro. Ecco le sue parole apprese da tuttosalernitana.com: “Iniziai nono, mi trovai secondo e mi hanno esonerato. Bastavano due pareggi per andare in B. Quando c’è un cambio in panchina dispiace sempre, ma i numero sono impietosi: 8 sconfitte in 10 gare, cose devastanti in negativo. Voglio fare, però, una riflessione: sono nato con la Salernitana nel cuore, a 14 anni mi affacciavo al balcone per vedere se pioveva o c’era il sole perché dovevo andare ad attaccare gli striscioni e nella mia vita ho sempre sognato di sedere su quella panchina. Dico questo perché trovo sbagliato tutto questo atteggiamento: proteste e diserzioni quando bisognava salvare la categoria. Tutti faranno le proprie valutazioni a bocce ferme, ma da tifoso e uomo di calcio dico che non è possibile non aiutare la squadra. Al netto di errori ed orrori fatti c’è una categoria da difendere: tutti pensavamo che questa squadra potesse fare un campionato diverso, chi di voi in estate pensava di chiudere la stagione con l’obiettivo di evitare la retrocessione diretta? I processi non si fanno mai a marzo, le forme di protesta anticipate mi trovano contrario”. Capuano prosegue: “Siamo sempre noi allenatori a pagare quando non arrivano i risultati. Io in panchina? Non rimembriamo sempre le stesse cose, a Salerno ha allenato anche il fornaio e solo io non ho avuto questa occasione. A livello di motivazioni sarei stato più forte di Mourinho e Guardiola messi insieme. Sono situazioni in cui ognuno agisce in base alla propria indole, sicuramente non sarei stato piatto”. Ecco l’appello finale: “La ricerca del capro espiatorio non mi piace. C’è delusione, ma c’è da salvare la categoria. Hanno messo una croce addosso ai presidenti e al direttore sportivo, ma ora parlo con il cuore: la Salernitana iniziale, quella che è stata costruita, era una squadra buona o doveva retrocedere? Non devo essere lecchino nei confronti di nessuno, non ne ho bisogno e sapete bene che parlo con il cuore. Tutti eravamo convinti potesse lottare per il vertice, poi a gennaio bisognava operare: interroghiamoci, però, chi ha determinato le scelte importanti. In questo momento, però, da tifoso della Salernitana credo bisogna ricompattare tutto. Sabato c’è la partita della vita, quando retrocedi è devastante. La Salernitana non può mai retrocedere nell’anno del centenario, non ci voglio nemmeno pensare. Sorvoliamo su tutto, mettiamo da parte del polemiche: è tutto fallimentare, ma per 90 minuti si metta tutto da parte”.