Salernitana, Fabiani: “Dispiace per la Reggiana, ma il 3-0 non è dipeso da noi. Su Cerci…”
FABIANI SALERNITANA REGGIANA CERCI – Angelo Fabiani, ds della Salernitana, ha rilasciato una corposa intervista a TMW. “Siamo agli inizi, l’avvio è stato buono. Ma non è sufficiente. Andiamo incontro ad un mese di fuoco. Ci aspetta una partita difficilissima. Non tragga in inganno la classifica, la Cremonese è una squadra importante. Dobbiamo affrontarla con determinazione. Vietato […]
FABIANI SALERNITANA REGGIANA CERCI – Angelo Fabiani, ds della Salernitana, ha rilasciato una corposa intervista a TMW.
“Siamo agli inizi, l’avvio è stato buono. Ma non è sufficiente. Andiamo incontro ad un mese di fuoco. Ci aspetta una partita difficilissima. Non tragga in inganno la classifica, la Cremonese è una squadra importante. Dobbiamo affrontarla con determinazione. Vietato abbassare la guardia. È un campionato da vivere di partita in partita. Fino all’ultima giornata non sai quali siano tanti dei traguardi da centrare. La B riserva sempre sorprese. Sarà il format indovinato dalla Lega che tiene vivo il campionato. Nella promozione ci abbiamo sempre creduto. Una società vuole sempre ottenere il massimo. Poi in campo vanno i calciatori, sono loro che determinano le sorti in positivo o in negativo. Abbiamo sempre preso giocatori di categoria, mica diciottenni. Reggiana? Non siamo entrati nel merito all’indomani della mancata disputa. Non vogliamo farlo neanche adesso. È giusto tacere e non esprimersi. C’è un fatto che sfugge: non è che alla Salernitana ha ridato tre punti che aveva perso. Ci sono delle direttive da osservare. Siamo sotto una Lega che legifera. L’anno scorso ad esempio in Serie C quante squadre hanno beneficiato del Covid dopo lo stop al campionato? Quando si è chiamati in prima persona non bisogna gridare allo scandalo. Dispiace per la pandemia. Massima solidarietà alla Reggiana e al mio amico Tosi. Ma questo 3-0 non è certo dipeso dalla Salernitana. Abbiamo ottimi elementi di categoría. Se andiamo a vedere la squadra ci rendiamo conto che abbiamo dei nazionali. Non è che arrivi in Nazionale per caso. Cerci? Una rondine non fa primavera. Se non corri, se non fai la differenza, rimane il nome. Il calcio insegna che quello che hai fatto non conta. Conta ciò che farai in futuro. A gennaio qualcosa va fatto e rivisto. Il mercato non dorme mai. Ma non dipende dalla classifica. Il mercato rappresenta l’ossigeno di qualsiasi squadra. Se uno si accorge che può migliorare un reparto ha l’obbligo e il dovere di farlo.”