SPAL, Lupo: “I calciatori possono e devono fare di più, ma la responsabilità è di tutti”
Parla il Direttore
Fabio Lupo, Direttore dell’Area Tecnica della SPAL, è intervenuto nel corso della presentazione del nuovo allenatore Massimo Oddo. Ecco quanto raccolto da lospallino.com: “Ancora una volta il presidente dimostra quanto valga come persona e come manager, assumendosi totalmente le responsabilità della situazione in cui troviamo. Ma dobbiamo sapere che le responsabilità sono di tutti. Lui può aver fatto una scelta, due o tre, ma fa parte della vita di un’azienda. Ci possono essere scelte che vengono prese anche quando non del tutto condivise. Se siamo in questa situazione è davvero responsabilità di tutti. Credo di dover essere il primo a farsene carico visto che sono a capo dell’area tecnica.
Ho ribadito questo concetto anche ai giocatori, ma ora gran parte della responsabilità è nei loro piedi, nei loro cuori e nelle loro teste. Perché possono e devono fare di più. Noi tutti attorno dobbiamo fare altrettanto. Dobbiamo mettere Oddo nelle condizioni giuste ed essere dalla sua parte per aiutarlo e supportarlo meglio di quanto abbiamo fatto con gli allenatori precedenti. Non ci possiamo nascondere dietro l’assunzione di responsabilità di Joe. Ora ci auguriamo che Massimo ci possa aiutare in questa ultima parte decisiva del campionato a risolvere i problemi e magari riaprire un ciclo differente.
Rossi non può essere equiparato a qualunque altro svincolato attualmente disponibile sul mercato: la sua presenza qui, che dura ormai da più di un mese, è legata a quella della scorsa stagione e al contributo che ha dato per il raggiungimento della salvezza. Volevamo rivederlo per valutarne le condizioni fisiche e atletiche dopo l’intervento chirurgico al ginocchio dello scorso anno.
Stiamo valutando attentamente perché c’è anche una componente contrattuale da soppesare, ma penso che breve arriveremo a una decisione. Per il resto l’organico è a posto così e lo riteniamo ampio e di livello, non andremo in cerca di giocatori svincolati. Anche perché chi è senza squadra a febbraio si ritrova con parecchio lavoro da fare per rientrare in una forma accettabile”.