Como, Fabregas: “Che impresa, sapevo di poter affidare la mia vita a giocatori come Gabrielloni. Vardy? Non verrà di sicuro”
La gioia di Fabregas per l'impresa sulla panchina del Como
Cesc Fabregas è senza dubbio uno dei volti principali del Como che è tornato in Serie A. Allenatore insieme ad Osian Roberts, Fabregas ha scritto la pagina più importante della storia recente dei lariani, con cui qualche giorno fa ha coronato una stagione meravigliosa con la tanto sognata promozione. Ne ha parlato ai microfoni di Dazn, non nascondendo commozione ed emozione per un’impresa così grande.
Ecco le parole di Fabregas:
“Stiamo festeggiando con tutta la squadra e la gente del club. Grande felicità per tutti, dopo tanto tempo è giusto celebrare al meglio. Primavera? È stato molto importante per me, era la prima esperienza da allenatore e mi ha fatto capire diverse cose, soprattutto come parlare con i giocatori per aiutarli a credere nelle loro potenzialità e creare la mentalità per vincere tutte le partite. Ho cercato di fare la stessa cosa con la prima squadra, anche se sono arrivato troppo velocemente e non me lo aspettavo. Avevo un anno in più di contratto per continuare a giocare ma sono felice di aver preso questa decisione. Mi ispiro a me stesso, non guardo a nessuno. Ho le idee chiare: per me si deve lavorare, sono giusto con tutti o almeno provo ad esserlo. Ho provato a portare una certa mentalità vincente. Questa è la cosa più importante: di tattica possiamo parlare tutti, è semplice, ma creare una mentalità forte è la cosa più importante. C’erano squadre più forti di noi come rosa, in 6 mesi abbiamo fatto un’impresa e siamo molto contenti. La cosa più semplice è stato trovare ragazzi con cui ho giocato l’anno scorso. Grazie a questo ho preso la decisione di andare avanti con questo progetto, sapevo che era una famiglia e che potevo affidare la mia vita a giocatori come Gabrielloni. La cosa più difficile? Ero alla prima esperienza, abbiamo avuto alti e bassi, con squadre sempre diverse da affrontare. Noi, il Parma e il Catanzaro abbiamo cercato sempre di proporre calcio, non di giocare uomo contro uomo come fanno tanti in B. La squadra difendeva bassa prima, con il 3-5-2, ma è stata intelligente a cambiare e sono orgoglioso. L’esperienza mi è piaciuta tantissimo. Non avevo mai seguito la B, ci sono giocatori fisicamente e tecnicamente forti e sono felice ora di fare un passo avanti e alzare il livello, giocare contro calciatori e allenatori fortissimi. Oggi si festeggia, da domani cominceremo a preparare la nuova stagione lavorando duro. Vardy non verrà di sicuro, non è un obiettivo. Dobbiamo fare la squadra con l’obiettivo di salvarci, poi se faremo di più sarebbe perfetto. Io voglio vincere e la società lo sa, per questo dobbiamo fare una squadra forte, che ci crede, come abbiamo fatto quest’anno. Dal 25 novembre ad oggi siamo stati i migliori in Serie B“.